Barriere architettoniche: stanziati 18,6 milioni per le scuole

Fondi per l'accessibilità: il MIM stanzia 18,6 milioni per rimuovere le barriere architettoniche negli istituti statali e paritari.

A cura di Scuolalink Scuolalink
26 ottobre 2025 15:00
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Barriere Architettoniche
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Firmato il decreto per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) ha stanziato oltre 18,6 milioni di euro. Questi fondi, provenienti dal bilancio del Ministero, mirano a migliorare l'accessibilità nelle scuole. Gli interventi riguarderanno istituti statali e paritari di ogni ordine e grado. L'obiettivo è rendere gli spazi scolastici inclusivi per tutti.

Dettagli del finanziamento da 18,6 milioni

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) ha impresso un'accelerazione decisiva sul fronte dell'inclusività strutturale. Con la firma di un apposito decreto, è stato autorizzato uno stanziamento di oltre 18,6 milioni di euro. Queste risorse, prelevate direttamente dal bilancio del Ministero, sono finalizzate esclusivamente all'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici scolastici. L'intervento non fa distinzioni: i fondi sono destinati sia alle scuole statali sia a quelle paritarie, coprendo ogni ordine e grado, dalla scuola dell'infanzia fino agli istituti superiori.

L'obiettivo è intervenire su edifici che, a oggi, risultano ancora inaccessibili o solo parzialmente fruibili. I fondi copriranno una vasta gamma di lavori: dall'installazione di rampe e ascensori alla messa a norma dei servizi igienici, passando per l'adeguamento delle aule, dei laboratori e degli spazi comuni come mense e palestre. Si interverrà anche sulle barriere senso-percettive, installando segnaletica tattile, mappe a rilievo e sistemi di allarme visivi e acustici.

Barriere architettoniche: il contesto normativo e la situazione attuale

L'investimento del MIM si inserisce in un quadro normativo che da decenni predica l'accessibilità, ma che fatica a trovare piena attuazione. La legislazione italiana, a partire dalla Legge 104 del 1992, sancisce il diritto allo studio e all'integrazione degli studenti con disabilità, imponendo l'eliminazione degli ostacoli fisici. Tuttavia, i dati sull'edilizia scolastica nazionale (spesso evidenziati da rapporti ISTAT o di associazioni come Cittadinanzattiva) mostrano un ritardo significativo.

Molti edifici, specialmente quelli storici, non dispongono di ascensori o montascale. Spesso mancano servizi igienici attrezzati ai piani, costringendo gli studenti a percorsi lunghi e disagevoli. Questo decreto da 18,6 milioni rappresenta quindi una risorsa essenziale per accelerare l'adeguamento. Non si tratta solo di rispettare la legge, ma di garantire il diritto costituzionale allo studio in condizioni di parità. La rimozione degli ostacoli è il presupposto fondamentale per una didattica realmente inclusiva.

La visione del ministro e l'impatto sulla comunità

Commentando l'iniziativa, il Ministro Giuseppe Valditara ha ribadito l'impegno del governo. Ha definito il decreto come il mantenimento di una promessa concreta fatta agli studenti con disabilità, alle loro famiglie e all'intera comunità scolastica. Secondo Valditara, l'obiettivo è chiaro: garantire scuole realmente accessibili. Il Ministro ha ampliato il concetto, sottolineando come l'intervento strutturale abbia un valore simbolico e culturale.

"Rimuovere gli ostacoli fisici significa anche superare quelli culturali", ha dichiarato, evidenziando come un ambiente accessibile educhi all'inclusione e al rispetto delle differenze. Per accedere ai fondi, gli enti locali (proprietari degli edifici statali) e i gestori delle scuole paritarie dovranno rispondere a specifici Avvisi pubblici ministeriali, presentando progetti di intervento. Questo provvedimento è visto come un passo fondamentale per rendere effettivi i principi di equità e dignità, permettendo a ogni studente di vivere appieno la vita scolastica.

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