Bocciatura studente con PDP: il TAR Lombardia conferma la decisione del CdC [Sentenza]
Il TAR conferma la bocciatura di uno studente con PDP, sottolineando che il raggiungimento degli obiettivi minimi è un requisito fondamentale per la promozione.
Il TAR della Lombardia ha respinto il ricorso dei genitori di uno studente con patologia cronica, confermando la bocciatura decisa dal Consiglio di classe. Secondo i giudici, nonostante il Piano Didattico Personalizzato (PDP), è indispensabile raggiungere gli obiettivi formativi minimi per essere ammessi alla classe successiva.
La vicenda della boccaitura dello studente con patologia cronica
Uno studente di liceo, affetto da una patologia cronica che gli causava problemi di concentrazione e assenze frequenti, è stato bocciato a causa di quattro insufficienze gravi in materie fondamentali (matematica, storia, filosofia e fisica). Nonostante una media sufficiente, il Consiglio di classe ha deliberato la non ammissione per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi. I genitori hanno contestato la decisione, sostenendo che il PDP fosse stato attivato tardivamente e che le strategie didattiche non fossero adeguate, concentrando un carico di lavoro eccessivo a fine anno.
La decisione del tribunale della Lombardia
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha rigettato il ricorso, affermando che la valutazione scolastica è espressione di discrezionalità tecnica e può essere contestata solo in caso di palese illogicità, qui non riscontrata. I giudici hanno ritenuto la bocciatura giustificata dalla gravità delle insufficienze. Riguardo al Piano Didattico Personalizzato, è stato chiarito che la sua attivazione è stata tempestiva. La documentazione ha inoltre dimostrato l'impegno della scuola nel fornire supporto, ma per la promozione è necessario conseguire gli obiettivi minimi in tutte le materie, requisito non soddisfatto dallo studente.
Nessun risarcimento per i genitori
La domanda risarcitoria presentata dalla famiglia è stata respinta. Il TAR ha specificato che eventuali mancanze nella gestione del PDP non possono invalidare la decisione finale del Consiglio di classe. L'analisi dei documenti ha invece evidenziato il costante supporto didattico fornito dall'istituto, con materiali alternativi e recuperi. Le difficoltà dello studente, secondo la sentenza, erano preesistenti ai problemi di salute più acuti e legate a un metodo di studio inadeguato. L'obiettivo non è la promozione a ogni costo, ma l'individuazione del percorso formativo più idoneo a superare le difficoltà.
La decisione del TAR in sintesi
La sentenza del TAR ribadisce la legittimità della bocciatura quando non vengono raggiunti i risultati minimi, anche in presenza di un PDP. L'interesse primario dello studente è ricevere un percorso formativo adeguato a garantire un apprendimento solido e reale, piuttosto che un avanzamento automatico.