Bonus asilo nido, nuove regole INPS: più strutture ammesse e rinnovo automatico

INPS aggiorna il bonus asilo nido: dal 2025 rientrano più servizi educativi e dal 2026 le domande diventano automatiche fino ai 3 anni del bambino.

06 settembre 2025 09:36
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Dal 5 settembre 2025 l’INPS ha aggiornato le modalità di accesso al contributo bonus asilo nido con la circolare n. 123. Le novità, introdotte dall’articolo 6-bis del decreto-legge 30 giugno 2025 n. 95 (convertito in legge 8 agosto 2025 n. 118), ampliano l’elenco delle strutture educative riconosciute e introducono un meccanismo di ultrattività delle domande. Le famiglie potranno quindi usufruire di un sostegno più ampio e continuativo.

Più strutture educative tra i beneficiari

Il bonus non si limita più ai soli asili nido pubblici o privati autorizzati. Dal 2025 rientrano tra i servizi finanziabili tutte le strutture educative per l’infanzia previste dal decreto legislativo 65/2017. Oltre a nidi e micronidi (3-36 mesi) e sezioni primavera (24-36 mesi), diventano ammissibili anche alcuni servizi integrativi. Le famiglie potranno quindi utilizzare il contributo per spazi gioco (12-36 mesi, fino a 5 ore al giorno senza mensa) e per servizi educativi in contesto domiciliare (3-36 mesi, con piccoli gruppi di bambini).

Restano esclusi i centri per bambini e famiglie, che prevedono la presenza di un adulto accompagnatore, e tutte le attività a carattere ricreativo come pre-scuola e post-scuola. Gli uffici INPS controlleranno l’idoneità delle strutture consultando gli elenchi ufficiali pubblicati da Regioni ed Enti locali.

Bonus asilo nido: rinnovo automatico delle domande dal 2026

Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore un sistema che semplifica il rinnovo del contributo. Una volta accolta, la domanda non varrà più solo per l’anno in corso, ma continuerà a produrre effetti fino ad agosto dell’anno in cui il bambino compie tre anni.

Per confermare il beneficio negli anni successivi, il genitore dovrà collegarsi al portale INPS e prenotare le risorse per il nuovo anno. Sarà necessario indicare le mensilità richieste (massimo 11) e caricare la prova di pagamento di almeno una retta. Chi frequenta un asilo pubblico con pagamento posticipato potrà presentare un’attestazione di iscrizione o di inserimento in graduatoria.

Bonus asilo nido: documentazione per casi particolari e riesame delle domande

Le famiglie che ricorrono al supporto domiciliare dovranno consegnare ogni anno un certificato pediatrico che confermi l’impossibilità del bambino a frequentare l’asilo per gravi patologie croniche. In questo modo l’INPS potrà garantire continuità al sostegno economico anche nelle situazioni più delicate.

Le strutture territoriali dell’Istituto sono state inoltre incaricate di chiudere le pratiche ancora aperte relative al 2025 e di rivedere, in autotutela, le domande respinte sulla base delle vecchie regole. Le famiglie che in passato non avevano ottenuto il contributo potrebbero quindi vedersi riconosciuto il diritto con le nuove disposizioni.

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