Bonus mobili 2026: confermata la detrazione al 50%

L'agevolazione per arredi ed elettrodomestici, legata alle ristrutturazioni, viene prorogata. Come funziona il bonus mobili nella manovra.

A cura di Scuolalink Scuolalink
17 ottobre 2025 14:00
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La manovra di bilancio 2026 conferma il bonus mobili, l'importante agevolazione fiscale per l'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici. Questa misura, strettamente legata a interventi di ristrutturazione edilizia, prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro, offrendo un sostegno concreto alle famiglie che rinnovano la propria abitazione.

Come funziona il bonus mobili 2026

Il governo conferma la proroga del bonus mobili anche per il 2026, inserendola nella prossima manovra di bilancio. L'agevolazione consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici nuovi. Il tetto massimo di spesa è fissato a 5.000 euro. Tale importo comprende anche i costi di trasporto e montaggio dei beni acquistati. Il beneficio fiscale viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo. Per accedere al bonus, è indispensabile che l'acquisto sia collegato a una ristrutturazione edilizia. I lavori devono essere avviati a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente all'acquisto. Questa detrazione fiscale si conferma quindi un incentivo fondamentale per le famiglie.

La proroga dei bonus edilizi

La conferma del bonus per gli arredi si inserisce in un quadro più ampio di incentivi per il settore edilizio. La manovra di bilancio prorogherà per altri dodici mesi anche il bonus ristrutturazioni e l'ecobonus. L'aliquota della detrazione verrà mantenuta al 50%. Senza questo intervento, l'incentivo per i lavori sarebbe sceso al 36% nel 2026 e al 30% nel 2027. È importante sottolineare che gli strumenti saranno mirati. L'aliquota massima del 50% sarà probabilmente valida solo per la prima casa. Questa misura concentra le risorse sull'abitazione principale, escludendo le seconde case. La scelta mira a sostenere l'efficienza energetica.

Contesto normativo e tetti di spesa

La gestione attenta di queste agevolazioni fiscali deriva dalla necessità di contenere i costi pubblici. La vicenda del Superbonus 110 ha infatti richiesto una revisione completa dei bonus edilizi. Già lo scorso anno, il governo era intervenuto per prorogare di dodici mesi l'aliquota al 50%, evitando così la drastica riduzione prevista. Con la legge di bilancio più recente, si è scelto di attenuare la stretta. Per le spese volte a migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni, i contribuenti hanno potuto contare su un'aliquota piena. L'Agenzia delle Entrate ha inoltre confermato il tetto massimo di spesa di 96.000 euro per i lavori di ristrutturazione.

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