Medicina: resta stabile il numero degli iscritti nonostante la novità del semestre filtro

Il nuovo semestre filtro non genera un boom di iscrizioni a Medicina: 64.825 domande, in linea con il passato. Partecipazione stabile per il nuovo sistema

29 luglio 2025 12:28
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Il nuovo semestre filtro, che sostituisce il tradizionale test d’ingresso a Medicina, Veterinaria e Odontoiatria, non ha determinato un aumento di iscrizioni. Con oltre 64.000 domande, i numeri restano in linea con gli anni precedenti, segnando un avvio prudente per il nuovo modello di accesso ai corsi di area medica

Medicina: partecipazione stabile nonostante il cambiamento

Il superamento del test d’ingresso unico per Medicina, Medicina Veterinaria e Odontoiatria non ha prodotto un aumento significativo delle iscrizioni. Per il nuovo semestre filtro, introdotto come prima fase del percorso universitario, sono pervenute 64.825 domande, una cifra del tutto coerente con le medie storiche degli ultimi anni, che oscillano tra i 63.000 e i 65.000 candidati. Le adesioni si sono suddivise in 54.313 per Medicina e Chirurgia, 6.039 per Medicina Veterinaria e 4.473 per Odontoiatria e Protesi Dentaria. Il dato smentisce l’ipotesi di un boom di iscrizioni legato all’abolizione del test selettivo iniziale, confermando che l’interesse per i corsi medici resta alto, ma non cresce.

Il funzionamento del semestre filtro

Il semestre filtro rappresenta la nuova modalità di accesso introdotta in via transitoria per l’anno accademico 2024/25 e destinata a entrare pienamente a regime nel 2025/26. Il modello prevede l’iscrizione libera al primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Veterinaria e Odontoiatria, durante il quale gli studenti seguiranno insegnamenti di base come biologia, chimica, fisica e matematica. Al termine del semestre affronteranno tre prove scritte, ciascuna della durata di 45 minuti, che valuteranno le competenze acquisite. I risultati formeranno una graduatoria nazionale utile all’accesso effettivo al corso. Questo sistema intende valorizzare la preparazione universitaria effettiva piuttosto che un’unica prova di selezione iniziale.

Una transizione con equilibrio

La partecipazione alla nuova procedura evidenzia una certa prudenza da parte degli studenti, che sembrano aver recepito il cambiamento ma senza reazioni eccessive o afflussi straordinari. Il semestre filtro costituisce un elemento di transizione verso un approccio più articolato alla selezione, con l’obiettivo di valutare l’idoneità alla formazione medica attraverso una verifica distribuita nel tempo. Nonostante la fine del test unico, l’attrattività dei corsi non ha subito né picchi né crolli: un segnale di stabilità che, se da un lato rassicura, dall’altro lascia intendere che la selettività del percorso rimane percepita dagli studenti. La sfida ora sarà garantire coerenza tra qualità formativa e meccanismi di accesso nel nuovo sistema.