Calendari scolastici 2025/26, Anief: 'Fa troppo caldo, meglio iniziare ad ottobre'

Le date dei calendari scolastici 2025/26 sono ufficiali, con rientri a settembre. Il sindacato Anief chiede un rinvio ad ottobre per il caldo estivo.

22 giugno 2025 19:20
Calendari scolastici 2025/26, Anief: 'Fa troppo caldo, meglio iniziare ad ottobre' - Le elevate temperature dovute ai cambiamenti climatici
Le elevate temperature dovute ai cambiamenti climatici
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Le Regioni italiane hanno ufficializzato i calendari scolastici 2025/26, fissando il ritorno in classe tra l'8 e il 16 settembre. Tuttavia, il sindacato Anief contesta le date a causa del caldo intenso, proponendo di posticipare l'inizio delle lezioni al mese di ottobre per garantire il benessere di studenti, docenti e personale scolastico.

Il ritorno in classe: le date ufficiali

L'anno scolastico 2025/26 prenderà il via in date diverse a seconda del territorio. La provincia autonoma di Bolzano sarà la prima a dare il via alle lezioni, lunedì 8 settembre. A seguire, il 10 settembre, riprenderanno le attività didattiche in Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta e nella provincia autonoma di Trento. Il calendario scolastico prosegue con il Friuli Venezia-Giulia l'11 settembre e la Lombardia, che ha fissato la riapertura per venerdì 12 settembre.

I calendari scolastici regione per regione

La maggior parte delle giunte regionali ha deliberato per un avvio coordinato nella giornata di lunedì 15 settembre. Questa data segnerà il rientro a scuola per gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria e Marche. Si uniranno anche Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria, creando un blocco compatto per l'inizio della lezione. A chiudere il calendario saranno la Calabria e la Puglia, le cui scuole riapriranno martedì 16 settembre.

La proposta del sindacato Anief: inizio da ottobre a causa del cambiamento climatico

In netto contrasto con le decisioni regionali, il sindacato Anief ha avanzato la proposta di un rinvio delle lezioni di circa tre settimane. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, il cambiamento climatico rende ormai insostenibile l'avvio dell'anno scolastico a settembre. La richiesta mira a spostare l'inizio delle attività didattiche a ottobre, un periodo considerato più idoneo dal punto di vista climatico e funzionale all'apprendimento.

Benessere e apprendimento a rischio con le temperature elevate

La critica del sindacato si fonda sulla difficoltà di svolgere lezioni in aule dove le temperature elevate superano spesso i 30 gradi, compromettendo la concentrazione e il benessere di studenti e docenti. Anief sottolinea l'urgenza di garantire una maggiore flessibilità organizzativa agli istituti. L'obiettivo è conciliare i tempi dell'educazione con il benessere scolastico complessivo, adeguando le strutture e i calendari alle nuove esigenze climatiche.

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