Calendario scolastico in Emilia-Romagna, novità in arrivo: pausa a febbraio e lezioni fino a giugno
La Regione Emilia-Romagna studia una riforma del calendario scolastico con una pausa a febbraio con lezioni fino a metà giugno, ispirata al modello francese.


L’Emilia-Romagna si prepara a rivoluzionare il proprio calendario scolastico introducendo un’inedita pausa primaverile a febbraio e prolungando le lezioni fino a metà giugno. A rivelarlo è stata l’assessora regionale all’Istruzione Isabella Conti, durante un incontro pubblico alla Festa dell’Unità di Soliera. L’obiettivo della riforma è ridurre l’impatto della lunga interruzione estiva, che spesso mette in difficoltà le famiglie, soprattutto per la gestione dei figli nei tre mesi di vacanza.
Un "modello francese" adattato all'Italia
La nuova pausa scolastica, della durata di una settimana, verrà collocata a febbraio, a metà dell’anno scolastico, e non tra marzo e aprile come si potrebbe pensare. Secondo l’assessora Conti, il modello di riferimento è quello adottato in Francia, dove le pause durante l’anno sono più frequenti e distribuite strategicamente. In particolare, il sistema francese prevede quattro interruzioni: a ottobre, dicembre, febbraio-marzo e aprile. Anche altri Paesi europei, come il Regno Unito, organizzano mini-break durante l’anno, i cosiddetti half term, per favorire il benessere psicofisico degli studenti e migliorare l’efficacia dell’insegnamento.
Preoccupazioni del settore turistico e dialogo con le famiglie
La proposta ha però sollevato alcune perplessità tra gli operatori turistici, in particolare in Romagna, dove l’inizio di giugno è considerato un periodo fondamentale per il turismo balneare. Gli albergatori temono che la protrazione dell’anno scolastico possa ridurre la disponibilità delle famiglie a spostarsi per le vacanze. Per affrontare queste criticità, l’assessora ha annunciato l’avvio di un tavolo di confronto con tutte le parti interessate – dalle scuole alle famiglie, passando per le associazioni di categoria – con l’intento di trovare soluzioni che possano soddisfare le diverse esigenze. Tra le ipotesi in discussione, anche quella di anticipare il rientro a scuola a settembre, in modo da equilibrare i giorni di lezione.
Clima, logistica e attività integrative: le sfide della riforma sul nuovo calendario scolastico in Emilia-Romagna
Un ulteriore elemento critico riguarda le temperature elevate di giugno, che in molte città dell’Emilia-Romagna possono rappresentare un ostacolo allo svolgimento delle lezioni. A tal proposito, l’assessora Conti ha sottolineato l’importanza di ripensare gli spazi e i metodi didattici, puntando su attività all’aperto e su modelli più flessibili. Anche la gestione del break di febbraio richiederà un’organizzazione capillare: la Regione dovrà lavorare alla creazione di attività parascolastiche, per offrire ai genitori valide alternative durante la pausa invernale e garantire una copertura educativa che non lasci le famiglie sole.