Calligrafia, stenografia e dattilografia: lavori e studi ormai dimenticati

Calligrafia, dattilografia e stenografia: tre discipline un tempo essenziali che oggi non trovano più spazio nelle scuole e nel lavoro.

09 ottobre 2025 18:17
Calligrafia, stenografia e dattilografia: lavori e studi ormai dimenticati -
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Un tempo insegnate nelle scuole e considerate competenze fondamentali per accedere al mondo del lavoro, la calligrafia, la dattilografia e la stenografia sono oggi quasi del tutto scomparse. L’avanzata delle tecnologie digitali, l'automazione e il cambiamento delle abitudini comunicative hanno reso obsolete queste discipline, relegandole al passato. Eppure, per decenni, hanno rappresentato la base dell’istruzione tecnica e amministrativa in Italia e nel mondo.

La calligrafia scolastica scompare con l’era digitale

Fino agli anni ‘60, la calligrafia era una vera e propria materia scolastica, insegnata sin dalle elementari. Imparare a scrivere bene e con ordine non era solo una questione estetica, ma una competenza indispensabile per redigere lettere, registri e documenti ufficiali. L’insegnante di calligrafia valutava postura, precisione e pulizia della scrittura, contribuendo alla formazione della disciplina personale dello studente.

Con l’avvento dei computer e dei dispositivi mobili, la scrittura manuale ha perso progressivamente importanza. Le nuove generazioni crescono digitando più che scrivendo, e le scuole hanno smesso di dedicare tempo all’arte della bella scrittura. Oggi sopravvive soltanto in ambiti artistici come il lettering creativo o il design grafico, mentre le competenze calligrafiche non sono più richieste nel mondo del lavoro.

La dattilografia lascia spazio alla competenza digitale

Nella seconda metà del Novecento, i corsi di dattilografia erano fondamentali negli istituti tecnici e professionali. Gli studenti imparavano a scrivere rapidamente con dieci dita sulla macchina da scrivere, senza guardare la tastiera. La dattilografia era considerata una skill chiave per segretari, impiegati, ragionieri e chiunque dovesse redigere documenti in modo efficiente.

L’arrivo dei personal computer ha rivoluzionato completamente questo scenario. Le macchine da scrivere sono diventate obsolete, sostituite da tastiere digitali sempre più intuitive. Oggi, la digitazione veloce è data per scontata, appresa in modo informale sin dall’infanzia. I corsi di dattilografia sono spariti dai programmi scolastici, sostituiti da moduli di alfabetizzazione digitale che includono l’uso di Word, Excel, internet e posta elettronica.

La stenografia cede il passo a IA e trascrizione automatica

La stenografia, ovvero la scrittura abbreviata per trascrivere discorsi in tempo reale, ha avuto un ruolo chiave per decenni. I stenografi professionisti lavoravano nei tribunali, nei parlamenti e nelle redazioni giornalistiche. Il loro compito era ascoltare e scrivere velocemente ogni parola, utilizzando simboli specifici appresi tramite anni di formazione.

Negli ultimi vent’anni, questa figura è stata gradualmente sostituita dalla tecnologia. Registratori digitali, software di speech-to-text e intelligenza artificiale sono oggi in grado di trascrivere conversazioni in pochi secondi. Anche nei contesti istituzionali, la stenografia manuale è stata sostituita da sistemi automatizzati. Le scuole che un tempo offrivano corsi di stenografia hanno chiuso o riconvertito l’offerta formativa verso ambiti più attuali, come l’uso di strumenti per la trascrizione digitale o l’elaborazione di contenuti audio/video.

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