Calo natalità, Mattarella: 'Una sfida vitale per l'Italia e l'Europa'

Il Presidente Mattarella analizza la natalità e definisce il calo demografico un problema centrale per il futuro del Paese e del continente.

27 novembre 2025 19:00
Calo natalità, Mattarella: 'Una sfida vitale per l'Italia e l'Europa' - Sergio Mattarella
Sergio Mattarella
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto con fermezza sul tema della natalità in Italia, definendolo un argomento ineludibile per la tenuta del sistema Paese. Durante la quinta edizione degli Stati generali a Roma, il Capo dello Stato ha sottolineato come il calo demografico rappresenti una delle sfide più urgenti del nostro tempo. La continuità delle generazioni non è solo un dato statistico, ma la condizione necessaria per garantire il futuro della società e dell'intera Europa.

La natalità come questione vitale per l'Europa

Nel suo discorso, il Presidente ha ribadito che la demografia costituisce l'ossatura su cui si regge la convivenza civile. Ha definito esplicitamente la questione come vitale per il Paese, evidenziando che il futuro della nazione dipende strettamente dal livello di avvicendamento tra le generazioni. Senza un adeguato ricambio, si rischia di mettere in crisi il modello sociale europeo che è stato costruito con fatica nel corso dei decenni. Mattarella ha chiarito che questa continuità non avviene per inerzia, ma è la diretta conseguenza della società che si sceglie di costruire oggi. Il tema, dunque, travalica i confini nazionali per diventare una priorità strategica per l'intero continente, richiedendo una presa di coscienza immediata da parte di tutte le istituzioni.

Il paradosso tra benessere economico e nascite

Uno degli aspetti più complessi toccati dal Capo dello Stato riguarda il rapporto, ormai mutato, tra risorse e popolazione. Mattarella ha osservato che il legame storico tra sviluppo e crescita demografica appare oggi capovolto e contraddittorio. Nelle aree geografiche dove i consumi privati sono alti, si registra paradossalmente una minore generatività, smentendo l'equazione secondo cui il benessere materiale favorirebbe automaticamente le nascite. Questo fenomeno impone una riflessione profonda sulle basi culturali della società contemporanea. Il Presidente ha invitato ad analizzare perché l'attuale modello di sviluppo economico sembri disincentivare la genitorialità, suggerendo che le cause del calo delle nascite vadano ricercate anche nel sistema di valori che guida le scelte delle famiglie moderne.

Valori umani e responsabilità collettiva

In conclusione, l'intervento ha posto l'accento sulla dimensione etica e antropologica della procreazione. Mattarella ha ricordato che l'apertura alla vita è il fondamento per costruire coscienze libere e orientate al bene comune. La natalità implica fattori culturali e antropologici profondi, che influenzano radicalmente la visione del futuro, sia nella sfera individuale che in quella collettiva. Non si tratta, dunque, solo di scelte private, ma di una responsabilità condivisa che coinvolge l'intera comunità. Il richiamo finale è stato un invito ad edificare un contesto sociale capace di sostenere concretamente la generazione e la crescita di nuove vite, garantendo così una prospettiva solida e sostenibile per chi verrà dopo di noi.

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