Carta del Docente 2025/26: bonus anche ai precari e nuove regole sugli acquisti
Carta del Docente 2025/26: bonus esteso ai precari, nuove regole per tecnologia, trasporti e criteri di assegnazione.


Importanti cambiamenti in arrivo per la Carta del Docente a partire dall’anno scolastico 2025/26. Il Decreto Scuola introduce novità che riguardano l’estensione dei beneficiari, nuove modalità di utilizzo del bonus e un diverso sistema di gestione delle risorse. Ecco cosa cambia per insegnanti e personale educativo.
Carta estesa ai precari e al personale educativo
La novità più significativa riguarda l’ampliamento dei destinatari della Carta del Docente. Finora il bonus da 500 euro era riservato ai docenti di ruolo e ai supplenti con contratto fino al 31 agosto. Con l’approvazione dell’emendamento contenuto nel Decreto Scuola, dal 2025/26 il beneficio sarà esteso anche ai docenti con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno, ovvero fino al termine delle attività didattiche.
Si tratta di una svolta attesa da anni, che riconosce anche ai cosiddetti “precari brevi” il diritto alla formazione finanziata, ponendo maggiore equità all’interno della categoria docente. In aggiunta, il bonus sarà accessibile anche al personale educativo, come quello impiegato nei convitti e nei semiconvitti, ampliando così la platea dei beneficiari in modo concreto.
Acquisti hi-tech ogni quattro anni e apertura ai trasporti
La possibilità di usare la Carta per acquistare tecnologia viene confermata, ma con una nuova regola: sarà possibile comprare hardware e software solo una volta ogni quattro anni. Chi riceve la Carta per la prima volta nel 2025/26 potrà spendere parte del bonus per dispositivi come computer, tablet o software utili all’attività didattica. Chi ha già usufruito della Carta in passato potrà accedere all’acquisto tecnologico nel 2025/26, ma poi dovrà attendere altri quattro anni per ripetere la spesa in questa categoria.
Questa limitazione mira a evitare l’utilizzo sistematico e annuale del bonus per l’acquisto di tecnologia, promuovendo invece un impiego più ampio e formativo del fondo. Un’altra novità rilevante riguarda l’estensione delle spese ammissibili: dal 2025/26 sarà possibile usare il bonus anche per l’acquisto di servizi di trasporto pubblico, favorendo la mobilità dei docenti, soprattutto nelle aree dove le sedi scolastiche sono difficilmente raggiungibili.
Nuova gestione annuale e lotta agli abusi
Dal prossimo anno, la Carta del Docente sarà gestita in modo diverso. Un decreto interministeriale – da emanare ogni anno entro il 30 gennaio – definirà i criteri di assegnazione del bonus e l’importo disponibile per ciascun docente, calcolato sulla base del numero complessivo degli aventi diritto. Questo nuovo meccanismo permette una gestione più flessibile e dinamica delle risorse, adeguandosi alle variazioni nel numero di beneficiari.
Secondo le anticipazioni riportate da Fanpage, le risorse potrebbero aumentare rispetto ai quasi 400 milioni attualmente stanziati, ma i fondi aggiuntivi non andranno direttamente ad accrescere il valore del bonus individuale. Saranno invece destinati a potenziare il sistema di erogazione e a garantire un miglior monitoraggio dell’utilizzo.
In quest’ottica, il Ministero dell’Istruzione prevede un rafforzamento dei controlli per contrastare l’uso improprio della Carta. Tra il 2021 e il 2023, diverse indagini della Guardia di Finanza hanno fatto emergere abusi in varie città italiane: a Catanzaro, ad esempio, alcuni insegnanti avrebbero usato il bonus, con la complicità di venditori compiacenti, per acquistare smartphone, elettrodomestici e altri beni non ammessi. Il nuovo assetto normativo punta a evitare simili irregolarità, tutelando la finalità formativa del contributo.