Carta del docente, USR Lombardia: 'Accredito bonus solo dopo la sentenza' [Nota]

L'USR Lombardia chiarisce che i fondi della Carta del docente non si attivano su richiesta personale, serve il dispositivo del giudice.

24 novembre 2025 12:30
Carta del docente, USR Lombardia: 'Accredito bonus solo dopo la sentenza' [Nota] - Carta del Docente
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La piattaforma per gestire la Carta del docente è tornata operativa, ma la riattivazione ha portato alla luce diverse complessità tecniche e amministrative. L'USR Lombardia ha tenuto a specificare che l'accredito delle somme arretrate non avviene in modo automatico per tutti, né può essere sollecitato da semplici istanze personali. I fondi vengono sbloccati esclusivamente per i beneficiari di sentenze passate in giudicato, richiedendo una precisa procedura di trasmissione degli atti legali agli uffici competenti.

Le criticità della Carta del docente dopo il riavvio

La recente riapertura del portale ministeriale, avvenuta lo scorso 19 novembre, doveva segnare il ritorno alla normalità per la gestione del bonus formazione, eppure si registrano ancora disagi significativi. Molti insegnanti, accedendo alla propria area riservata, hanno notato l'assenza del residuo dell'anno scolastico precedente, creando apprensione tra il personale scolastico. Tuttavia, il nodo più complesso da sciogliere riguarda i precari che hanno ottenuto il diritto al bonus tramite le vie legali. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito è stato netto: l'accesso al borsellino elettronico è garantito solo ai beneficiari di sentenze eseguite dall'Amministrazione. Questo passaggio è cruciale poiché possedere un dispositivo favorevole del tribunale non implica l'immediata disponibilità del denaro sulla piattaforma. Spesso, i tempi per l'esecuzione si dilatano, richiedendo ai docenti pazienza o ulteriori azioni legali per l'ottemperanza.

Procedura operativa per l'accredito delle somme

Per ovviare ai ritardi e standardizzare il processo di riconoscimento del diritto, è stata delineata una nuova procedura operativa che coinvolge direttamente i legali dei ricorrenti. Gli Uffici Scolastici non possono procedere d'ufficio senza una formale attivazione: è necessario che l'avvocato del docente invii tutta la documentazione pertinente, inclusa la sentenza, alla posta elettronica certificata (PEC) dell'Ufficio Scolastico Regionale (USR) di riferimento. Questo passaggio funge da innesco per l'iter burocratico: ricevuto il dossier, l'USR provvederà a trasmettere i dati al Ministero per autorizzare l'erogazione dei 500 euro sulla piattaforma. Si tratta di un meccanismo indispensabile per trasformare la vittoria in tribunale in un beneficio concreto. Questa modalità di gestione del contenzioso mira a ordinare il flusso di richieste che, altrimenti, rischierebbero di disperdersi nei meandri della burocrazia ministeriale senza giungere a compimento.

I chiarimenti dell'Ufficio Scolastico della Lombardia sulla Carta del docente

Di fronte a un numero crescente di solleciti impropri, l'Ufficio Scolastico della Lombardia ha diramato una nota ufficiale per fare chiarezza sulle proprie competenze. Il messaggio è inequivocabile: gli uffici lavorano esclusivamente sulle pratiche supportate da un dispositivo giudiziale valido e definitivo. È pertanto inutile, e controproducente per l'efficienza del sistema, inviare istanze di mera richiesta amministrativa se non si possiede una sentenza favorevole già depositata. La procedura di attivazione del servizio per il personale non di ruolo non può essere avviata su semplice domanda di parte ("voglio il bonus"), ma deve essere sempre sorretta dall'accertamento del diritto in sede giudiziaria. I docenti sono dunque invitati a non inoltrare reclami privi dei requisiti formali, attendendo invece che l'esecuzione della sentenza segua il canale ufficiale tra legali e amministrazione, l'unico in grado di garantire l'esito positivo della pratica.

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