Carta del docente: Anief ottiene una vittoria a Belluno per supplenti

La sentenza di Belluno riconosce la Carta del docente anche ai supplenti, confermando la battaglia vinta da Anief per la parità di trattamento.

07 ottobre 2025 08:13
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Il tribunale di Belluno ha riconosciuto il diritto alla Carta del docente anche agli insegnanti con contratto a tempo determinato, accogliendo un ricorso patrocinato da Anief. La sentenza conferma la posizione già espressa dal Consiglio di Stato, dalla Corte di Giustizia Europea e dalla Cassazione, che hanno dichiarato discriminatoria l’esclusione dei precari dal bonus annuale da 500 euro. Il docente ricorrente otterrà 1.500 euro, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria.

Le decisioni dei tribunali confermano il diritto dei precari

Il giudice del lavoro di Belluno ha accolto il ricorso di un insegnante precario, stabilendo che anche il personale con contratti fino al 30 giugno o al 31 agosto ha diritto alla Carta del docente, poiché la formazione professionale è un obbligo per tutti. La sentenza si fonda su una serie di pronunce nazionali e comunitarie che hanno ritenuto illegittima la distinzione tra docenti di ruolo e supplenti, in quanto contraria al principio di parità di trattamento previsto dalla direttiva 1999/70/CE.

Il tribunale ha citato il Consiglio di Stato (sentenza n. 1842/2022), la Corte di Giustizia UE (causa C-450/21) e la Cassazione (sentenza n. 29961/2023), tutte concordi nel ritenere che l’art. 1, comma 121, della L. 107/2015 debba essere disapplicato nella parte in cui limita il beneficio ai soli docenti di ruolo. Il diritto alla formazione continua, infatti, è riconosciuto come parte integrante del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla durata del contratto.

Anief continua la battaglia per il riconoscimento dei diritti

Il presidente nazionale Marcello Pacifico ha espresso soddisfazione per la nuova sentenza, sottolineando come questa confermi una linea giurisprudenziale ormai consolidata. “Sulla Carta del docente – ha dichiarato – si è consumata una vera discriminazione ai danni dei supplenti, ma oggi i giudici di ogni livello ci stanno dando ragione”.

Pacifico ha ricordato che, grazie ai ricorsi promossi da Anief, migliaia di insegnanti precari hanno già ottenuto la restituzione fino a 3.500 euro, oltre interessi legali. Il sindacato invita tutto il personale con contratti a tempo determinato a rivolgersi alle sedi territoriali per avviare le pratiche di ricorso gratuito, così da recuperare le somme non riconosciute entro i termini di prescrizione quinquennale.


La sentenza di Belluno rappresenta un’ulteriore vittoria per Anief e per i docenti precari che da anni rivendicano il diritto alla Carta del docente. Il riconoscimento del bonus anche ai supplenti sancisce l’applicazione del principio di uguaglianza e rafforza il diritto alla formazione professionale per tutto il personale della scuola. Il sindacato continua così la sua azione di tutela legale contro ogni forma di disparità nel mondo dell’istruzione.

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