Carta Docente bloccata: Gilda Insegnanti accusa il Ministero

Ritardi sulla piattaforma Carta Docente e sui pagamenti ai precari. Il sindacato Gilda chiede la riattivazione immediata del servizio.

A cura di Scuolalink Scuolalink
21 ottobre 2025 18:30
Carta Docente bloccata: Gilda Insegnanti accusa il Ministero - Vito Carlo Castellana
Vito Carlo Castellana
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La piattaforma Carta Docente è ancora bloccata a metà ottobre, impedendo l'accesso al bonus. La denuncia arriva dal sindacato Gilda degli Insegnanti, che segnala forti disagi per l'aggiornamento professionale dei docenti. Pesa anche il ritardo nei pagamenti delle sentenze vinte dai docenti precari. Il sindacato chiede un intervento immediato.

La protesta della Gilda: piattaforma ancora bloccata

Il sindacato Gilda degli Insegnanti ha espresso forte disappunto per i disservizi che stanno caratterizzando l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026 riguardo la Carta del Docente. A metà ottobre, la piattaforma online ministeriale, necessaria per generare i voucher, risulta ancora inattiva, un ritardo che sta causando notevoli disagi. Questo blocco, infatti, impedisce a centinaia di migliaia di docenti di ruolo di utilizzare il bonus di aggiornamento da 500 euro.

Le somme sono stanziate proprio per l'acquisto di materiali didattici, libri, software, hardware, e per l'iscrizione a corsi di formazione continua, master o eventi culturali. Il coordinatore nazionale, Vito Carlo Castellana, ha sottolineato la profonda contraddizione tra il parlare di innovazione nella scuola e l'imposizione di "vincoli e tagli" a questo strumento. La Carta è stata definita da Castellana uno dei pochi riconoscimenti concreti per la complessa professione docente, e la sua mancata attivazione suona come un segnale negativo per l'intera categoria, che attende di poter investire sulla propria preparazione professionale come previsto dalla normativa.

Carta Docente: la questione dei precari e le sentenze

Al blocco della piattaforma si aggiunge un'ulteriore e pesante criticità: i mancati pagamenti delle sentenze favorevoli ai docenti precari. Negli ultimi mesi, migliaia di insegnanti assunti a tempo determinato (sia al 31 agosto che al 30 giugno), storicamente esclusi dal beneficio, hanno ottenuto in tribunale il riconoscimento del loro diritto al bonus. Nonostante le innumerevoli vittorie legali, che hanno sancito la disparità di trattamento, molti attendono ancora la liquidazione delle somme dovute, spesso relative a diverse annualità pregresse.

Questo rallentamento burocratico nell'erogazione degli arretrati aggrava la situazione. Si crea una palese discriminazione tra il personale di ruolo e quello precario che ha visto riconosciuto un diritto dopo lunghe e costose battaglie legali. La Gilda evidenzia come questo specifico disservizio si sommi alla mancata operatività generale dello strumento, creando un clima di forte incertezza e frustrazione tra il personale scolastico che si sente delegittimato.

Le novità normative e le richieste urgenti al Ministero

Paradossalmente, questi ritardi gestionali arrivano proprio mentre la normativa si sta evolvendo positivamente, in parte grazie alle pressioni sindacali e alle sentenze della giustizia europea. Il sindacato apprezza infatti le recenti novità introdotte dal Decreto-Legge n.127/2025. Tale decreto ha finalmente esteso la Carta Docente ai precari con contratto annuale fino al 30 giugno, sanando un'annosa e ingiusta discriminazione. Inoltre, ha ampliato le possibilità di utilizzo del bonus, includendo anche le spese di trasporto pubblico (come abbonamenti bus o treni) tra i costi ammessi.

Tuttavia, Gilda ritiene queste innovazioni legislative inutili se, nei fatti, la piattaforma rimane bloccata e i pagamenti non arrivano. L'organizzazione sindacale chiede quindi un intervento concreto del Governo e del Ministero dell'Istruzione per garantire continuità operativa. La richiesta finale, come ribadito da Castellana, è netta: la riattivazione immediata della piattaforma e il saldo di tutte le sentenze pendenti, per tutelare concretamente i diritti acquisiti di tutti i docenti.

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