CCNL 2022/24: domani l'ottavo confronto su stipendi e buoni pasto, le novità
Si riapre la trattativa per il CCNL scuola. Sul tavolo un aumento una tantum, ma restano i nodi su buoni pasto e stipendi in linea con la media europea.
Si riapre il negoziato per il rinnovo del contratto (CCNL) del personale scolastico. Il governo ha messo sul tavolo un aumento una tantum di 145 euro, che si aggiunge allo scatto medio di 150 euro lordi mensili. Restano però irrisolti nodi cruciali come i buoni pasto e un adeguamento salariale in linea con l'inflazione, temi che vedono i sindacati sul piede di guerra di fronte a un aumento degli stipendi ritenuto insufficiente.
Rinnovo CCNL 2022/24: le proposte sul tavolo del negoziato
La trattativa riparte con una novità: 240 milioni stanziati con il decreto Scuola per un bonus una tantum. Questa cifra si aggiunge alle risorse già previste per il rinnovo contrattuale. Il ministro Valditara ha inoltre proposto di includere i docenti fuori sede nel piano Casa. Tuttavia, la richiesta dei buoni pasto per docenti e personale Ata, prioritaria per i sindacati, non trova spazio nel contratto nazionale. L'Aran ha chiarito che potrà essere discussa solo in fase di contrattazione integrativa. Allo stesso modo, l'indennità di trasferta per il personale scolastico fuori sede rimane un'ipotesi remota a causa della mancanza di fondi.
Il confronto con l'Europa e la PA
I sindacati definiscono "irrisorio" l'aumento del 6% proposto, sottolineando come l'inflazione abbia eroso circa il 17% del potere d'acquisto negli ultimi anni. Il divario salariale con il resto d'Europa è un punto dolente. Secondo il report Ocse "Education at a Glance 2025", gli stipendi dei docenti italiani sono inferiori del 15% rispetto alla media europea. La situazione è ancora più critica nella scuola primaria, con un -18%. Dal 2015, il potere d’acquisto dei docenti italiani è calato del 5,6%, a differenza di Germania e Francia. Anche all'interno della Pubblica Amministrazione italiana, i lavoratori della scuola risultano i meno pagati.
Le richieste sindacali e le scadenze
Il tempo stringe, con il governo che punta a chiudere l'accordo entro dicembre, anche in vista dell'avvio dei negoziati per il triennio 2025-2027. Flc Cgil, Uil Scuola RUA e Gilda Fgu chiedono risorse aggiuntive per il rinnovo del CCNL, che interessa 1,2 milioni di lavoratori. Le richieste includono aumenti legati all'inflazione reale e maggiori tutele per le condizioni di lavoro. Si discute anche del possibile inserimento del burnout tra le malattie professionali. Un'intesa è stata invece raggiunta per una sezione dedicata al personale scolastico all'estero, mentre si confermano 58.000 nuove assunzioni nel prossimo triennio.