CCNL Istruzione e Ricerca: le novità del testo ARAN, per i sindacati risorse economiche insufficienti

Il nuovo testo ARAN per il CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024 introduce novità. I sindacati lo ritengono insufficiente, soprattutto sulle risorse.

25 settembre 2025 06:45
CCNL Istruzione e Ricerca: le novità del testo ARAN, per i sindacati risorse economiche insufficienti - Rinnovo CCNL 2022/24
Rinnovo CCNL 2022/24
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Presentato il nuovo testo ARAN per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2022/24. Nonostante alcune piccole novità, il nodo principale resta quello delle risorse economiche, ritenute insufficienti dai sindacati per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori. La trattativa prosegue con focus su scuola, università e ricerca, in un clima di generale insoddisfazione.

Le novità proposte dall'ARAN ai sindacati

Il documento presentato dall'ARAN introduce alcuni avanzamenti trasversali ai vari settori. Una delle principali novità riguarda il lavoro agile, con la possibilità di estendere il numero di giornate da remoto e di definire i criteri di accesso tramite la contrattazione di istituto. Per università e ricerca, è previsto l'utilizzo del buono pasto anche durante le giornate di lavoro agile. Viene inoltre rafforzata la contrattazione integrativa, specialmente per definire i compensi individuali nel settore scolastico. Infine, si punta a una maggiore trasparenza, inserendo tra le materie di informazione i dati sull'utilizzo dei fondi, con dettagli su importi e personale coinvolto.

Le richieste principali dei sindacati per il rinnovo del CCNL

Le organizzazioni sindacali, tra cui la FLC CGIL, hanno avanzato richieste precise per migliorare il testo. Per la scuola, si chiede un compenso per i coordinatori di classe e un'indennità di disagio per chi opera su più sedi. A livello nazionale, si insiste per includere nella contrattazione i criteri per i passaggi verticali del personale ATA. Per università e ricerca, la richiesta è di spostare materie come la mobilità e la formazione dal semplice confronto alla contrattazione vera e propria, garantendo così più tutele. Viene inoltre sollecitata una maggiore flessibilità nella gestione delle ferie e tempi certi per l'autorizzazione dei contratti integrativi.

Le criticità e le prospettive future della trattativa

Nonostante alcuni timidi passi avanti, il giudizio sul testo ARAN rimane negativo. La priorità assoluta per i sindacati restano le risorse economiche, considerate inadeguate a coprire la perdita del potere d'acquisto e l'aumento dei carichi di lavoro. Pesa inoltre la necessità di un reale rafforzamento delle relazioni sindacali. Il timore è che le modifiche proposte possano portare a un peggioramento delle condizioni lavorative, con eccessiva discrezionalità nella gestione del personale. La trattativa rimane aperta e un nuovo incontro è stato fissato per il 9 ottobre 2025 per proseguire il confronto.

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