Cittadinanza italiana: la Lega 'vuole' l'esame di integrazione
La proposta di legge prevede test di integrazione, fedina penale pulita e tempi più lunghi per ottenere la cittadinanza nel nostro Paese.
Il nuovo disegno di legge presentato dalla Lega punta a modificare le regole per ottenere la cittadinanza italiana. È previsto un esame di integrazione obbligatorio e la totale assenza di condanne penali. Si allungano anche i tempi di residenza necessari per la richiesta.
Nuove regole per la cittadinanza e revoca
Per diventare italiani al compimento della maggiore età sarà necessario superare una verifica specifica sulla conoscenza delle norme sociali. Il testo introduce inoltre nuove cause di revoca dello status legate a condanne definitive oltre i 5 anni.
Tra i reati che impediscono l'ottenimento o causano la perdita del diritto figurano:
Violenza di genere, stupro e stalking.
Maltrattamenti contro familiari e conviventi.
Reati culturalmente motivati come matrimoni forzati o mutilazioni genitali.
Tratta di esseri umani.
Tempi di residenza e ricongiungimenti
La proposta mira ad aumentare gli anni di residenza legale richiesti per diverse categorie di stranieri che fanno domanda. Per gli stranieri nati in Italia il termine richiesto passerebbe dagli attuali 3 a 10 anni.
Ecco le variazioni previste per i periodi minimi di permanenza:
Minori e discendenti di italiani: da 2 a 4 anni.
Cittadini dell'Unione Europea: da 4 a 8 anni.
Apolidi: da 5 a 10 anni.
Vengono inasprite le norme sui ricongiungimenti familiari richiedendo un reddito annuo triplo rispetto all'assegno sociale. Sarà inoltre obbligatoria una assicurazione sanitaria privata per ogni familiare da ricongiungere, escludendo i genitori a carico che non hanno contribuito al progresso nazionale.