Come scegliere l’asilo nido giusto
Come scegliere l’asilo nido giusto? Valuta personale, spazi, attività, sicurezza, mensa e inclusione per garantire benessere e crescita al tuo bambino


Scegliere l’asilo nido per il proprio bambino è una decisione delicata, da affrontare valutando numerosi fattori: personale educativo, spazi, attività, sicurezza e partecipazione delle famiglie. Oltre alla vicinanza o alla comodità logistica, ciò che conta è garantire al piccolo un ambiente sereno, stimolante e di qualità. Ecco i criteri fondamentali da considerare.
Il ruolo del personale educativo dell'asilo nido
Il primo aspetto da valutare è la qualifica del personale. Gli educatori devono possedere una laurea in Scienze dell’educazione e della formazione, specifica per i servizi 0-3 anni, oppure una laurea in Scienze della formazione primaria per la fascia 3-6 anni. Oltre ai titoli, è fondamentale che gli educatori partecipino a corsi di aggiornamento continuo.
Ogni fascia d’età prevede un rapporto numerico ben definito tra educatori e bambini:
- da 0 a 1 anno: massimo 6 bambini per educatore
- da 1 a 2 anni: massimo 8 bambini
- da 2 a 3 anni: massimo 10 bambini
- da 3 a 6 anni: massimo 26 bambini (22 in presenza di disabilità)
Questi numeri garantiscono un’assistenza personalizzata e di qualità.
Asilo nido: spazi, sicurezza e materiali
L’asilo nido deve disporre di spazi dedicati e accessi indipendenti, con ambienti ben illuminati e ventilati. Le aule dovrebbero essere pensate per diverse attività: zona nanna, pittura, lettura, musica, gioco simbolico. Lo spazio deve essere ben organizzato, senza eccessi né vuoti, per favorire movimento e sicurezza.
L’ambiente deve trasmettere accoglienza e calma. È consigliato preferire arredi in legno, evitare colori troppo vivaci e limitare allestimenti fissi. Le attrezzature devono essere sicure: angoli protetti, prese elettriche fuori portata, sistemi di riscaldamento a pavimento e materiali stimolanti ma non sovrastimolanti. I giochi da esterno, come tricicli e scivoli, vanno collocati nel giardino, che dev’essere accessibile, protetto e dotato di acqua e terra per il gioco libero.
Attività, routine e accoglienza
Le attività quotidiane devono essere pensate per accompagnare il bambino in una routine rassicurante. La qualità di un asilo si misura sulla quotidianità: lettura, gioco libero, pittura, attività simboliche. Le attività straordinarie (musica, lingua straniera) non devono sostituire le fondamenta educative. L’obiettivo è stimolare la curiosità e lo sviluppo emotivo, cognitivo e relazionale del bambino.
Fondamentale è anche il periodo di inserimento, che deve avvenire con la partecipazione attiva dei genitori. Ogni nido adotta un proprio modello di accoglienza, ma è essenziale che venga comunicato con chiarezza alle famiglie. La presenza di una mensa con pasti bilanciati e personalizzabili, supervisionati da esperti, rappresenta un altro criterio importante per la scelta.
Partecipazione dei genitori e inclusione
Un buon nido valorizza il coinvolgimento delle famiglie: dai primi colloqui all’inserimento, fino agli incontri periodici. I genitori devono poter comunicare regolarmente con gli educatori e richiedere colloqui individuali quando lo desiderano. La presenza di una bacheca informativa, feste condivise e momenti di confronto rafforzano il senso di comunità.
È essenziale che il nido promuova l’inclusione e l’educazione ai valori democratici: solidarietà, uguaglianza, rispetto. Anche in assenza di bambini con bisogni speciali, è importante scegliere strutture che favoriscano la convivenza tra tutti, attraverso ambienti stimolanti, personale preparato e strategie educative inclusive. Un nido così non è solo un servizio: è un luogo dove crescere bene.