Compiti in classe a Brescia: per vederli si paga
Un istituto di Brescia chiede l'accesso agli atti e un contributo economico alle famiglie per la visione dei compiti in classe.
A Brescia, 1.600 famiglie dell'Istituto Comprensivo Nord 2 devono pagare per visionare i compiti in classe dei loro figli. A raccontare la notizia il Messaggero. Una circolare della Dirigente Scolastica impone la richiesta di accesso agli atti, trattando gli elaborati come documenti amministrativi. Questa decisione, che prevede un contributo economico (fino a 1 euro a pagina), ha scatenato forti proteste dei genitori.
La circolare che classifica i compiti come atti amministrativi
La polemica che sta coinvolgendo 1.600 famiglie bresciane scaturisce da una recente circolare. Il documento è stato emesso dalla dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo Nord 2 di Brescia. L'istituto comprende quattro scuole primarie e due secondarie. Secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, la comunicazione ufficiale ridefinisce la natura degli elaborati scritti degli alunni. Questi vengono esplicitamente classificati come "atti amministrativi". Tale definizione comporta una conseguenza diretta e rilevante per i genitori. Gli elaborati originali, una volta corretti, devono essere conservati presso la sede istituzionale. Non è quindi più consentito, stando alla circolare, inviare i compiti corretti a casa per la visione della famiglia, interrompendo una prassi consolidata.
Compiti in classe: l'obbligo di accesso agli atti e i costi
Per poter visionare i compiti dei propri figli, le famiglie devono ora intraprendere un iter burocratico formale. La circolare impone ai genitori di presentare una formale richiesta di accesso agli atti. Questo processo richiede la compilazione di un modulo specifico, trasformando un gesto di routine in una procedura amministrativa. La visione è inoltre subordinata al parere favorevole della scuola. Ma l'aspetto più contestato è l'introduzione di un contributo economico. La legge prevede infatti un pagamento per la riproduzione o visione di tali atti. L'importo varia da 0,25 a 1 euro per pagina, a seconda della tipologia specifica del documento richiesto. Questo onere finanziario ricade direttamente sulle famiglie dell'istituto.
Le proteste dei genitori contro la burocrazia scolastica
La nuova disposizione ha inevitabilmente scatenato malumori e proteste tra i genitori dell'istituto bresciano. La reazione è stata immediata e critica. Le famiglie coinvolte denunciano quella che definiscono una "burocrazia eccessiva". La procedura è vista come un ostacolo ingiustificato al dialogo e alla collaborazione tra scuola e famiglia. Secondo i genitori, questa misura rappresenta una limitazione del diritto fondamentale di seguire da vicino il percorso scolastico dei propri figli. Il fatto di dover pagare per vedere un compito corretto è percepito come un segnale di chiusura, che complica il monitoraggio dell'apprendimento e il supporto genitoriale allo studio.