Concorso Dirigenti Scolastici 2023: monta la protesta per la discrepanza del numero delle tracce

Numero limitato delle tracce, poca trasparenza e conflitti di interesse al concorso Dirigenti Scolastici 2023. I candidati bocciati si appellano alla giustizia.

11 luglio 2025 22:48
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Concorso Dirigenti Scolastici 2023
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Cresce la protesta dei candidati bocciati al concorso Dirigenti Scolastici 2023. Vengono denunciate gravi irregolarità, difformità nelle valutazioni e poca trasparenza, e gli stessi aspiranti presidi chiedendo l'intervento del Ministero e della magistratura. Un caso che solleva dubbi sulla meritocrazia nel sistema scolastico.

Le accuse dei candidati al Concorso Dirigenti Scolastici 2023

Il Movimento ordinaristi dirigenti scolastici 2023, che raccoglie centinaia di aspiranti presidi esclusi dalla prova scritta, ha messo in luce una serie di presunte anomalie. Tra le principali criticità segnalate vi sono incongruenze nei criteri di valutazione e correzioni manuali sospette sulle griglie, oltre alla mancanza di un'adeguata verbalizzazione durante le fasi concorsuali. Queste mancanze, secondo i candidati, minano alla base la trasparenza degli atti amministrativi e la correttezza dell'intera procedura selettiva a livello nazionale.

Conflitti di interesse e commissioni

Un altro punto sollevato con forza riguarda i possibili conflitti di interesse all'interno delle commissioni. La presenza di commissari che si trovano ad esaminare propri colleghi ha generato forti perplessità sulla garanzia di imparzialità del giudizio. Le anomalie nella composizione delle commissioni esaminatrici sono state talmente evidenti da diventare oggetto di diverse interrogazioni parlamentari, portando la questione all'attenzione politica e istituzionale per sollecitare controlli e verifiche approfondite.

Il nodo del numero delle tracce

Secondo i candidati, una delle violazioni più palesi riguarda il numero di tracce preparate per le prove scritte. Il Decreto ministeriale 194/2022, all'articolo 10, prevede un numero di tracce pari al triplo dei candidati. Con 2.253 partecipanti, sarebbero state necessarie 6.759 tracce. Il Ministero, invece, ne avrebbe predisposte solamente 448. Tale discrepanza, secondo i manifestanti, compromette seriamente l'equità della procedura e solleva dubbi sulla capacità del sistema di garantire una selezione casuale e imparziale dei quesiti.

Un caso non isolato

Le irregolarità denunciate non si limiterebbero al noto caso di Napoli, già attenzionato dalla Procura. Il Movimento sostiene che le criticità abbiano avuto carattere nazionale, interessando diverse sedi. Molti candidati hanno già presentato ricorso al Tar in varie regioni, chiedendo un accertamento interno da parte del Ministero dell'Istruzione. L'obiettivo è tutelare i principi di buon andamento della pubblica amministrazione e ripristinare la fiducia in un concorso a cui ha avuto accesso solo il 7% dei partecipanti alla preselezione.

La richiesta di giustizia

I candidati esclusi dal concorso per dirigenti scolastici chiedono un intervento deciso della magistratura e del Ministero per fare luce sulle irregolarità. L'obiettivo è la tutela dei diritti e la promozione della meritocrazia, garantendo che le selezioni pubbliche si svolgano nel pieno rispetto della legge.

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