Concorso docenti PNRR 3, infanzia e primaria: i chiarimenti uffciali sui requisiti
Pubblicato il bando per oltre 58.000 assunzioni. Per la scuola dell'infanzia e primaria non sono necessari i tre anni di servizio per partecipare.


È ufficiale il nuovo concorso docenti PNRR 3, con un piano di assunzioni che supera le 58.000 unità. Il bando conferma una novità fondamentale per gli aspiranti insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria: per l'accesso non sono richiesti i tre anni di servizio, essendo sufficiente il possesso del titolo di laurea abilitante.
I posti a bando e le scadenze
Il nuovo bando di concorso delinea un piano di reclutamento di vasta portata, fondamentale per il sistema scolastico nel triennio 2025-2028. I posti disponibili sono 58.135 in totale, ripartiti tra 30.759 per la scuola secondaria di primo e secondo grado e 27.376 per la scuola dell'infanzia e primaria. Questa dotazione organica comprende sia le cattedre su posto comune sia quelle specializzate per le attività di sostegno. Una delle direttive categoriche imposte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è la tempistica: le graduatorie finali dovranno essere pubblicate entro il 30 giugno 2026, per assicurare che le assunzioni scuola avvengano come programmato, contribuendo al ricambio generazionale.
Requisiti di accesso per infanzia e primaria
Una delle conferme più significative del bando riguarda i requisiti di accesso per gli aspiranti docenti della scuola dell'infanzia e primaria. Per partecipare alla selezione non è richiesto il servizio pregresso di tre anni. Il requisito unico e sufficiente è infatti il possesso della Laurea in Scienze della Formazione Primaria (ciclo unico quinquennale), un titolo di studio che ha valore intrinsecamente abilitante. A differenza di quanto avviene per la scuola secondaria, dove la laurea da sola non basta, questo percorso formativo è stato specificamente progettato per preparare all'insegnamento nei primi gradi di istruzione, rendendo superfluo ogni altro requisito di servizio per l'ammissione.
Il valore dei 3 anni di servizio per la riserva dei posti
Pur non essendo un requisito d'accesso, il possesso dei tre anni di servizio assume un ruolo cruciale per una specifica categoria di candidati. La normativa prevede infatti una riserva dei posti pari al 30% per coloro che hanno prestato servizio presso le istituzioni scolastiche statali per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi dieci. Questo meccanismo di tutela si attiva al momento della compilazione delle graduatorie finali di merito, offrendo un vantaggio concreto ai docenti precari con esperienza. La misura mira a valorizzare la professionalità acquisita sul campo, garantendo un canale preferenziale per la stabilizzazione del personale.