Conferma del docente di sostegno da parte delle famiglie, FLC CGIL Sicilia: 'Misura inaccettabile'

La FLC CGIL Sicilia contesta il decreto sulla conferma del docente di sostegno, definendolo una minaccia per la trasparenza e un fattore di precarietà.

02 settembre 2025 19:38
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FLC CGIL Sicilia
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La FLC CGIL Sicilia si oppone nettamente al Decreto che permette alle famiglie la conferma del docente di sostegno. Questa misura, concepita per la continuità didattica, secondo il sindacato mina l'imparzialità delle procedure di reclutamento, favorendo logiche privatistiche e aumentando la precarietà del personale scolastico, che ha già impugnato il provvedimento al TAR.

Una minaccia alla trasparenza e al merito

Il Decreto Ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025 introduce infatti una procedura che rischia di alterare i principi di equità nel sistema scolastico del reclutamento. La possibilità per le famiglie di confermare il docente di sostegno introduce un elemento di discrezionalità che scavalca le graduatorie ufficiali, da sempre esistite. Questa norma, secondo la FLC CGIL, non valorizza il merito del personale ma apre a un modello di scuola pubblica basato sulla domanda individuale, compromettendo l'imparzialità delle assegnazioni.

L'aumento della precarietà del personale

Lungi dal risolvere il problema del precariato, questa misura lo consolida. La stabilità lavorativa dei docenti precari viene legata non a criteri oggettivi e trasparenti, ma alla richiesta delle famiglie e alla valutazione discrezionale dei dirigenti. Questo meccanismo espone gli insegnanti a una notevole ricattabilità. Si crea inoltre una disparità inaccettabile, consentendo la conferma di personale senza specializzazione a discapito di chi ha completato percorsi abilitanti.

Le azioni del sindacato e le proposte sulla trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto

La FLC CGIL Sicilia per i motivi sopra illustrati ha già intrapreso le dovute azioni legali, impugnando il decreto dinanzi al TAR. Il sindacato scolastico della CGIL continuerà a battersi in ogni sede per contrastare questa norma. La vera continuità didattica si ottiene con investimenti mirati e con la stabilizzazione del personale. La proposta è di trasformare i 15.448 posti in deroga in Sicilia in organico di diritto, garantendo così stabilità ai docenti e un reale diritto allo studio per gli alunni con disabilità.

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