Rinnovo contratto scuola, Barbacci (CISL): emissione straordinaria e più soldi a dicembre

Il rinnovo contratto scuola 2022-24 è urgente. Barbacci (CISL) chiede un'emissione straordinaria e l'unità sindacale per gli aumenti.

A cura di Scuolalink Scuolalink
23 ottobre 2025 12:55
Rinnovo contratto scuola, Barbacci (CISL): emissione straordinaria e più soldi a dicembre - Ivana Barbacci
Ivana Barbacci
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Si stringono i tempi per il rinnovo contratto scuola 2022-2024. Con il CCNL scaduto da mesi, l'urgenza salariale spinge i sindacati a cercare soluzioni rapide. Ivana Barbacci, leader della CISL Scuola, propone un'emissione straordinaria per garantire soldi in busta paga entro dicembre. La trattativa all'ARAN del 31 ottobre sarà decisiva per definire il quadro economico.

La trattativa e l'obiettivo di dicembre

La trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024 entra in una fase critica. Il contratto, scaduto da dieci mesi, riguarda una platea vasta di 3,2 milioni di addetti della pubblica amministrazione, includendo i settori cruciali di scuola, università e ricerca. La convocazione fissata all'ARAN per il 31 ottobre è vista come un appuntamento chiave per sbloccare la situazione. L'obiettivo primario, come sottolineato da Ivana Barbacci (CISL Scuola) a Didacta Italia, è definire il quadro economico. Si profila un'emergenza contrattuale e salariale che richiede risposte immediate. Sebbene una parte delle risorse sia già stata anticipata tramite l'indennità di vacanza contrattuale, resta da negoziare quasi la metà degli stanziamenti economici previsti, che si attestano su un aumento complessivo del 6%.

Il rinnovo contratto scuola e la strategia CISL

La proposta strategica della CISL Scuola, di fronte alla necessità di accelerare i tempi, è netta. Si chiede un'emissione straordinaria e urgente delle risorse economiche disponibili, indirizzata direttamente al personale entro il mese di dicembre. Questa mossa separerebbe la parte economica, considerata prioritaria, dalla complessa negoziazione della parte normativa. Parallelamente, lo sguardo è rivolto alla Legge di Bilancio attualmente in discussione. I sindacati si aspettano segnali chiari di attenzione per il comparto. Nello specifico, si richiedono investimenti aggiuntivi per il successivo contratto (2025-2027) e un incremento dell'una tantum da 240 milioni di euro, derivante da risparmi di sistema. Al momento, tuttavia, la CISL lamenta che tali segnali concreti non sono ancora presenti nel testo della manovra finanziaria.

Le priorità normative e l'appello finale

Posticipando la parte normativa, la CISL intende agganciarla immediatamente al triennio 2025-2027. Le priorità normative del sindacato sono chiare. In primo luogo, si punta al completamento dell'aggiornamento dei profili ATA, iniziato nel precedente contratto 2019-2021, introducendo le nuove figure di operatori e funzionari. Secondo, si ritiene fondamentale valorizzare la professionalità docente, per superare l'attuale condizione di una carriera "piatta". Terzo, si propone la creazione di figure intermedie tra docenti e dirigenza, sfruttando le risorse del DL36. La CISL ritiene che questi fondi sarebbero spesi meglio per supportare l'offerta formativa piuttosto che per il "docente incentivato". Per la validità del contratto serve la firma del 50% più uno dei sindacati rappresentativi. Barbacci lancia un appello alla responsabilità, invitando a evitare demagogia e a unire le forze per aggiornare le retribuzioni del personale.

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