Conferma docente sostegno: prorogate le regole nel 2026/28

Il decreto recente assicura la continuità didattica tramite la conferma docente sostegno, definendo nuove modalità per gli incarichi futuri.

03 dicembre 2025 07:30
Conferma docente sostegno: prorogate le regole nel 2026/28 - Conferma docente di sostegno
Conferma docente di sostegno
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Con l'approvazione del decreto 127 del 9 settembre 2025, il sistema scolastico accoglie importanti novità riguardanti la conferma docente sostegno. La misura estende la possibilità di mantenere l'incarico anche per il biennio 2026/2028, garantendo maggiore stabilità. L'obiettivo primario resta la tutela della continuità didattica a favore degli alunni con disabilità, secondo procedure che saranno dettagliate da un’apposita Ordinanza Ministeriale.

Le disposizioni del nuovo decreto legge

Il provvedimento, ratificato alla Camera nell'ottobre 2025, stabilisce le linee guida per i prossimi anni scolastici. Questa proroga normativa permette di rinnovare i contratti in essere, favorendo un percorso educativo stabile per gli studenti più fragili, attraverso un meccanismo di precedenza assoluta.

I requisiti necessari per la riconferma

Non tutto il personale scolastico può accedere a questa procedura, che è riservata a categorie specifiche di insegnanti. Possono aspirare alla riconferma i docenti che hanno prestato servizio sul posto di sostegno per l'intero anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche.

Nello specifico, la misura coinvolge:

  • Docenti in possesso del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità;

  • Docenti privi del titolo di specializzazione, individuati tramite scorrimento delle GAE (Graduatorie ad Esaurimento) e, in subordine, delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze).

Restano tassativamente esclusi dalla procedura coloro che hanno ottenuto la supplenza attingendo dalle graduatorie d’Istituto.

Il ruolo delle famiglie e del dirigente scolastico

L'iter per la conferma docente sostegno non è automatico, ma richiede una valutazione attenta delle esigenze dell'alunno. Tutto ha inizio con l'eventuale richiesta di continuità avanzata dalla famiglia dello studente.

Il Dirigente Scolastico ha il compito di valutare se sussistono le condizioni per procedere, mettendo al centro l'interesse del discente. Prima di formalizzare la decisione, il Preside deve obbligatoriamente consultare il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) per analizzare la situazione specifica della classe.

L'esito della valutazione viene successivamente comunicato a tre soggetti:

  • Ufficio Scolastico Territoriale (UST);

  • Docente interessato;

  • Famiglia dell'alunno.

Procedura operativa e compiti dell'ufficio territoriale

Una volta accertate le condizioni favorevoli, il docente deve esprimere attivamente la propria volontà di rimanere. Durante la presentazione delle domande per gli incarichi a tempo determinato, l'insegnante deve segnalare l'intenzione di avvalersi della precedenza assoluta per la conferma.

L'Ufficio territorialmente competente (UST) interviene in una fase successiva. Dopo aver completato le nomine dei docenti di ruolo, l'ufficio verifica la disponibilità del posto e, accertato il diritto, procede alla conferma prima di avviare le normali operazioni di assegnazione delle supplenze.

Facoltà di scelta e conseguenze sulla nomina

La normativa prevede scenari diversi in base alla decisione del lavoratore. Il docente che ottiene la conferma viene escluso dalle successive operazioni di conferimento degli incarichi a tempo determinato, avendo già assicurato la propria cattedra.

Al contrario, qualora l'insegnante non dovesse dare la propria disponibilità alla riconferma, mantiene intatti i suoi diritti. In questo caso, potrà partecipare regolarmente all'assegnazione delle supplenze annuali gestite dall'UST o a quelle temporanee conferite dai dirigenti scolastici.

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