Questo è il titolo del comunicato stampa dell’USB a proposito della trattativa sul rinnovo del contratto suola. ripartita quest’oggi: “Contratto scuola, si comincia male: controllare, sorvegliare e punire“. In effetti, leggendo bene il comunicato siamo rimasti davvero indignati da quello che dichiara l’USB. Il sindacato di base, quando parla di articoli della bozza di stampo antidemocratico non esagera affatto e vi spieghiamo perché.
La proposta oltraggiosa dell’Aran, USB: “Una bozza di stampo antidemocratico!” Punizioni economiche e sospensioni dei docenti per battute scambiate anche sui social. La morte della democrazia e della libertà di espressione.
Leggendo bene il comunicato seguente si capisce con chiarezza a cosa ci si riferisce quando si parla di controlli, di sorveglianza e di punizioni. Il testo proposto oggi dall’Aran e del quale se ne chiedeva l’immediata approvazione riguardava un aspetto molto pericoloso nella vita democratica delle comunità scolastiche: le sanzioni disciplinari del personale scolastico e il loro codice di condotta. Ma leggiamo il comunicato USB nella sua interezza.
Il comunicato stampa USB: la ripresa delle trattative sul rinnovo del contratto parte male. L’Aran propone un testo irricevibile
“Nazionale – Durante l’incontro di oggi nella sede dell’ARAN, ci è stata consegnata una bozza di parte normativa da discutere seduta stante. Secondo l’ARAN, trenta minuti sono sufficienti per comprendere e approvare una sezione basilare del CCNL!
USB ritiene questo metodo inaccettabile perché impedisce qualsiasi analisi approfondita dei testi e per questo ha chiesto che, da questo momento in avanti, tutte le bozze siano inviate prima della discussione.
Il testo consegnato oggi prevede due articoli davvero irricevibili: uno sulle sanzioni disciplinari e uno sul codice di condotta, articoli di stampo antidemocratico che trasformano la scuola da istituto formativo in un’istituzione le cui pratiche diventano centrate su “sorvegliare e punire”. Sempre più poteri vengono dati ai dirigenti scolastici e il decreto Brunetta entra a gamba tesa nella scuola, dando ai presidi la possibilità di sanzionare i lavoratori con una multa di importo pari anche a 4 ore di lavoro e sospensioni fino ad un massimo di 10 giorni lavorativi. Assurda anche la parte degli obblighi del dipendente che potrebbe rischiare sanzioni nel momento in cui dovesse scambiare battute su Facebook o Whatsapp con i propri alunni o dovesse avere rapporti con genitori e alunni non “coerenti con le finalità educative”.
Inoltre, come USB sosteneva da tempo, secondo questa proposta del MIUR, la funzione di tutor interno per l’Alternanza Scuola Lavoro dovrebbe diventare un adempimento dovuto non retribuito, al pari della preparazione delle lezioni, della correzione delle verifiche e dei rapporti con le famiglie.
Abbiamo chiesto nuovamente che l’organizzazione del lavoro, l’assegnazione dei docenti alle classi, ai plessi e alle sezioni staccate siano oggetto di contrattazione e non di mero confronto.
Rigettiamo in toto queste proposte e ribadiamo che il rinnovo del contratto collettivo debba essere in favore dei diritti dei lavoratori e non un atto punitivo e repressivo, così come sembra determinato a ottenere il governo uscente“.
scuola@usb.it, www.scuola.usb.it, https://www.facebook.com/USB-PI-Scuola-187323521624013/
Link al sito USB
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