Corsi Indire sostegno: via libera al 2° ciclo e nuovi requisiti

Approvato l'emendamento per il secondo ciclo dei Corsi Indire sostegno: il Ministero amplia i requisiti di accesso per i docenti precari.

A cura di Scuolalink Scuolalink
16 ottobre 2025 07:15
Corsi Indire sostegno: via libera al 2° ciclo e nuovi requisiti - Corsi Indire Sostegno 2025
Corsi Indire Sostegno 2025
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Il Ministero ha confermato l'avvio del secondo ciclo dei Corsi Indire sostegno, una decisione ufficializzata tramite un emendamento che non solo proroga i percorsi di specializzazione, ma ne amplia anche la platea dei destinatari. L'obiettivo è far fronte alla carenza di personale specializzato nel sistema scolastico, sebbene la misura abbia generato un acceso dibattito tra gli addetti ai lavori.

I nuovi requisiti per i Corsi Indire sostegno

Con l'approvazione dell'emendamento relativo al decreto-legge sugli Esami di Stato, il Ministero dell'Istruzione ha dato il via libera definitivo al secondo ciclo dei percorsi formativi Indire. Questa iniziativa è finalizzata a fornire una specializzazione sul sostegno in tempi ridotti, con l'intento di coprire le cattedre che ogni anno vengono assegnate a docenti non specializzati. La novità più rilevante è l'allargamento dei criteri di ammissione, che ora includono diverse categorie di personale. Potranno infatti accedere ai corsi non solo i docenti con almeno tre anni di servizio specifico negli ultimi otto, ma anche coloro che hanno ottenuto un titolo di specializzazione all'estero e sono in attesa di riconoscimento. Inoltre, la misura si estende ai docenti con un contenzioso pendente a giugno 2024 per il riconoscimento del titolo estero, ampliando così le opportunità per molti docenti precari del mondo della scuola.

Le critiche del mondo associativo

La decisione ministeriale non è stata accolta all'unanimità. Il Movimento Unitario per l’Inclusione Scolastica e Sociale (MUISS) ha espresso un forte dissenso, chiedendo lo stop ai percorsi di specializzazione abbreviata. Secondo l'associazione, i dati ufficiali non giustificherebbero l'attivazione di ulteriori corsi. Il riferimento è al Decreto Ministeriale n. 75 del 24 aprile 2025, dal quale emergerebbe che il numero di posti autorizzati per i percorsi di specializzazione nelle scuole di ogni ordine e grado sia già superiore agli iscritti effettivi. Il MUISS sostiene quindi che non vi sia una reale emergenza tale da giustificare percorsi formativi accelerati. Tuttavia, il Ministero procede sulla sua strada, convinto che la domanda di personale specializzato sia ancora molto alta e che i Corsi Indire sostegno siano una risposta necessaria per garantire la continuità didattica.

La polemica sull'iscrizione ai concorsi

Le controversie non si fermano alla presunta necessità dei corsi, ma si estendono anche ad altri aspetti procedurali che creano disparità tra i docenti. Un punto di frizione riguarda la possibilità, concessa ai corsisti Indire, di iscriversi con riserva al concorso PNRR 3. Questo diritto, tuttavia, non è stato esteso ai docenti che frequentano il tradizionale percorso del Tfa sostegno (Tirocinio Formativo Attivo). La motivazione ufficiale addotta dal Ministero è legata a "questioni di tempistiche", una spiegazione che non ha placato il malcontento. Questa differenza di trattamento ha alimentato un acceso dibattito, con i docenti del Tfa che si sentono penalizzati e chiedono pari opportunità di iscrizione con riserva, evidenziando un'ulteriore criticità nella gestione dei percorsi di formazione per il sostegno didattico.

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