Decreto organici ATA, Anief: parametri inadeguati e pochi posti

Anief contesta il decreto organici ATA: parametri obsoleti, personale insufficiente e rischio di sanzioni europee per i contratti precari.

07 ottobre 2025 17:45
Decreto organici ATA, Anief: parametri inadeguati e pochi posti - ANIEF
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Il sindacato Anief critica duramente il decreto sugli organici ATA presentato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, giudicandolo inadeguato e basato su parametri obsoleti. Secondo l’associazione, i numeri previsti non rispondono alle reali esigenze delle scuole italiane, aggravando la carenza di personale e la precarietà lavorativa. Intanto, l’Europa valuta sanzioni per l’abuso dei contratti a termine.

Parametri superati e personale insufficiente

Durante l’incontro al Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Anief ha contestato le tabelle del decreto, ancora ancorate al DM 181/2016, che definisce gli organici in base al numero degli alunni, ignorando elementi cruciali come il numero di plessi scolastici, la presenza di studenti con disabilità, la vetustà degli edifici e l’età media del personale ATA.

Il sindacato sottolinea come il numero di collaboratori scolastici (68.358) e di assistenti amministrativi (39.922) sia del tutto insufficiente a garantire la funzionalità delle scuole, soprattutto in istituti grandi o con sedi distaccate. Le mansioni quotidiane, dalla vigilanza all’assistenza, sono sempre più gravose e spesso ricadono su personale anziano e stremato da carichi di lavoro eccessivi.

Critiche alle progressioni e alla gestione del personale

L’Anief ha espresso forte preoccupazione anche per la gestione dei nuovi profili dei funzionari EQ1, derivanti da progressioni verticali ritenute una “soluzione tampone”. Il sindacato chiede percorsi di sviluppo professionale reali per i DSGA, con accesso alla dirigenza amministrativa, come avviene in altri comparti della pubblica amministrazione.

Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha denunciato una politica che “non fotografa la scuola reale”. Le scuole, afferma, hanno bisogno di più risorse, più organici e stipendi adeguati. Inoltre, l’Italia rischia sanzioni europee per l’abuso di contratti a tempo determinato non giustificati da esigenze sostitutive, una violazione che coinvolge pienamente il personale ATA.


Per l’Anief, il decreto sugli organici ATA rappresenta un passo indietro: ignora le difficoltà strutturali e la complessità gestionale delle scuole. Il sindacato chiede stabilizzazioni, adeguamento salariale e una revisione profonda dei criteri di calcolo. L’impegno di Anief prosegue nei tribunali e in Europa, per tutelare i diritti di un personale essenziale ma troppo spesso dimenticato.

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