Diritto al conto corrente: la proposta di legge che cambia le regole bancarie
La nuova legge garantisce a tutti l'accesso al conto corrente, imponendo alle banche di aprire e mantenere i conti con saldi attivi senza discriminazioni.


Una nuova proposta legislativa, già approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati e ora in attesa del passaggio al Senato, potrebbe cambiare radicalmente il rapporto tra banche e cittadini in Italia. Il provvedimento prevede che le banche non possano più rifiutarsi di aprire o chiudere un conto corrente, a meno che non vi siano motivazioni legate alle normative antiriciclaggio e antiterrorismo. Questo cambiamento rappresenta un passo significativo per garantire a tutti i cittadini il diritto di accesso ai servizi bancari, contribuendo a ridurre le disparità economiche e sociali.
Cosa cambia con la nuova legge?
Con l'approvazione in prima lettura alla Camera dei deputati, la legge che impone alle banche di aprire un conto corrente a chiunque lo richieda, a meno di contrasti con le normative europee e nazionali contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, sta per diventare realtà. In altre parole, le banche non potranno più rifiutarsi di offrire un contratto di conto corrente a nessun cittadino che lo richieda, indipendentemente dal suo reddito o dalla sua condizione economica.
Inoltre, qualora una banca dovesse decidere di rifiutare la richiesta di apertura del conto, sarà obbligata a motivare per iscritto la sua decisione entro dieci giorni dalla richiesta. La banca dovrà dimostrare che tale diniego è legato al rispetto delle normative antiriciclaggio e antiterrorismo, senza possibilità di eludere questo obbligo.
Conto corrente: un diritto imprescindibile
Il provvedimento stabilisce anche che le banche non possano più rescindere un contratto di conto corrente, sia esso a tempo determinato o indeterminato, se il saldo del conto è attivo. Questo implica che un cittadino che abbia un conto corrente con un saldo positivo non può più essere costretto a chiuderlo, superando così una delle problematiche emerse negli ultimi anni, in cui molte persone hanno visto i propri conti chiusi senza una giustificazione adeguata.
La legge, se approvata definitivamente, rappresenterà un miglioramento significativo nel rapporto tra le banche e i consumatori, garantendo maggiore trasparenza e protezione ai cittadini. A oggi, circa 48 milioni di italiani possiedono un conto corrente, con una crescita significativa negli ultimi anni. Solo a Milano si contano oltre 8 milioni di conti, mentre Roma e Torino seguono con 4 milioni e 1,8 milioni rispettivamente.
Conto corrente: un impatto reale su molti cittadini
L'introduzione di questa norma potrebbe avere un impatto diretto su una parte significativa della popolazione italiana. Stando ai dati, infatti, i conti correnti in Italia sono aumentati del 13,2% dal 2019, con un incremento di oltre 5,6 milioni di unità. Questa crescita indica che sempre più cittadini accedono ai servizi bancari, ma è anche un segnale delle difficoltà che molte persone incontrano per poter aprire o mantenere attivo un conto corrente, in particolare nei territori meno sviluppati o nelle fasce di popolazione più vulnerabili.
A livello territoriale, il Nord Ovest è l'area con il maggior numero di conti correnti, con oltre 18 milioni di unità, seguito dal Nord Est e dal Centro Italia. Anche il Sud e le Isole hanno visto una crescita, sebbene a ritmi più contenuti. La nuova legge, se approvata, potrebbe ridurre le disuguaglianze regionali in accesso ai servizi bancari.
Conto corrente: sostegno politico e sociale
Il provvedimento ha ottenuto un ampio sostegno trasversale, con l'appoggio sia del centrodestra che del centrosinistra. Matteo Salvini, leader della Lega, ha definito l'approvazione della legge come una “vittoria storica” per la difesa dei cittadini, affermando che garantire a tutti l'accesso a un conto corrente rappresenta un atto di civiltà. D'altra parte, il vicepresidente del gruppo Pd, Toni Ricciardi, ha sottolineato che la legge non riguarda solo un aspetto burocratico, ma è una misura fondamentale per il riconoscimento completo dei diritti di cittadinanza.
Anche le associazioni dei consumatori, come il Codacons, hanno espresso soddisfazione per la proposta, evidenziando l'importanza di garantire a tutti i cittadini il diritto di avere un conto corrente. Secondo il Codacons, infatti, il possesso di un conto corrente è ormai essenziale per la vita quotidiana, soprattutto in un'epoca in cui i pagamenti digitali e l'home banking stanno diventando la norma.
Le prospettive future: un cambiamento cruciale per il settore bancario e per i cittadini
Il nuovo provvedimento in discussione in Parlamento potrebbe rappresentare un'importante evoluzione nella relazione tra cittadini e istituti bancari, garantendo a tutti l'accesso ai servizi bancari senza discriminazioni. Le banche non potranno più sottrarsi a questo obbligo, a meno di specifici motivi legati alle normative contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Se la legge passerà il secondo passaggio al Senato, i cittadini italiani potrebbero vedere un cambiamento sostanziale nella gestione dei loro conti correnti, con benefici a lungo termine sia per i consumatori che per l'intero sistema bancario.