Docenti fuori sede: l'appello del CNDDU per stipendi e mobilità contro l'inflazione

L'aumento dell'inflazione colpisce duramente gli stipendi dei docenti fuori sede. Un appello per interventi urgenti su mobilità e tutele economiche.

17 luglio 2025 18:19
Docenti fuori sede: l'appello del CNDDU per stipendi e mobilità contro l'inflazione - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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L'aumento dell'inflazione mette a dura prova il potere d'acquisto degli insegnanti, con un impatto devastante per i docenti fuori sede. Il Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani lancia un appello per misure urgenti a tutela del loro benessere economico e sociale.

L'impatto dell'inflazione sui costi dei docenti fuori sede

I dati Istat di giugno 2025 evidenziano un'accelerazione dell'inflazione, salita all'1,7% su base annua. Questo aumento incide pesantemente sulle spese quotidiane, con il "carrello della spesa" che segna un +2,8%. I rincari più forti si registrano sui beni alimentari, mettendo in difficoltà il bilancio delle famiglie. L’aumento generalizzato dei prezzi al consumo, non compensato da un calo dei costi energetici, conferma una pressione costante sui bilanci familiari, erodendo la capacità di spesa soprattutto per i beni di prima necessità. L'analisi Istat sottolinea come anche l'inflazione di fondo, al netto di energia e alimentari freschi, sia in crescita.

La situazione dei docenti fuori sede

Per gli insegnanti, e in particolare per chi lavora lontano dalla propria residenza, la situazione è critica. Le spese mensili per un docente fuori sede, tra affitto, utenze e trasporti, possono raggiungere i 1.400 euro, una cifra che spesso assorbe o supera lo stipendio netto. Questa condizione non solo genera un profondo disagio economico, ma compromette anche il benessere psicologico e la serenità necessari per svolgere al meglio la professione educativa. La precarietà economica si traduce in una minore qualità della vita e in un ostacolo alla stabilità professionale e personale.

La richiesta di maggiore mobilità

Di fronte a questo scenario, il Coordinamento Docenti chiede un intervento per favorire il ricongiungimento familiare, un diritto fondamentale la cui negazione ha profonde ricadute sociali. La proposta è di promuovere la mobilità del personale docente, consentendo a chi ha maturato almeno dieci anni di servizio di ruolo lontano da casa di poter rientrare nella propria regione. Superare gli attuali vincoli triennali sulla mobilità è considerato un passo cruciale per una gestione più umana e sostenibile delle assegnazioni, rispondendo a esigenze concrete e non più differibili.

Appello al ministero dell'istruzione

In vista della scadenza del 27 luglio per le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria per l'a.s. 2025/26, l'appello è rivolto direttamente al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Si chiede di implementare procedure rapide e trasparenti, che considerino le gravi condizioni di disagio economico e sociale vissute da molti insegnanti. È fondamentale garantire priorità e tutela a chi ha prestato un lungo servizio lontano dalla propria famiglia, riconoscendo il loro sacrificio e la loro dedizione al sistema scolastico nazionale in condizioni particolarmente difficili.

In sintesi: tutelare i diritti dei docenti fuori sede

L'erosione del potere d’acquisto e l'aumento dei costi richiedono interventi immediati per sostenere i lavoratori della scuola. Facilitare la mobilità e il ricongiungimento familiare è una misura necessaria per restituire dignità e stabilità agli insegnanti.

Il comunicato stampa

comunicato stampa CNDDU Caro vita 17072025

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