Docenti meno pagati nella PA, D'Aprile (Uil): sul rinnovo CCNL chiediamo un fondo contro l'inflazione

Firmata l'ipotesi per il rinnovo 2022/24. La Uil spinge per aumenti immediati e un fondo annuale per adeguare gli stipendi dei docenti.

15 novembre 2025 14:00
Docenti meno pagati nella PA, D'Aprile (Uil): sul rinnovo CCNL chiediamo un fondo contro l'inflazione - Giuseppe D'Aprile - UIL Scuola RUA
Giuseppe D'Aprile - UIL Scuola RUA
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Firmata l'ipotesi di rinnovo del CCNL 2022-2024 per Istruzione e Ricerca. L'accordo, che interessa 1,2 milioni di lavoratori, funge da "ponte" verso il prossimo contratto. Giuseppe D’Aprile (Uil) sottolinea la necessità di aumenti immediati per i docenti. Si punta a un recupero salariale rispetto al resto del pubblico impiego, in un contesto di inflazione elevata.

L'accordo "ponte" e il contesto economico

L'ipotesi per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale 2022-2024 per Istruzione e Ricerca, firmata il 5 novembre, affronta un contesto economico particolarmente complesso, caratterizzato da un'inflazione elevata e da una ridotta disponibilità di risorse pubbliche. Questa situazione congiunturale ha inevitabilmente influenzato la trattativa, portando, come sottolineato da Giuseppe D’Aprile (Uil Scuola Rua), a un'intesa definita come un "ponte" verso il successivo contratto 2025-2027. Tale impostazione strategica è stata considerata una misura necessaria per consentire l’utilizzo immediato degli stanziamenti già previsti dal bilancio, garantendo così l'erogazione di aumenti e arretrati fondamentali in questa fase di volatilità. L'accordo si applica a una vasta platea di circa 1,2 milioni di lavoratori del comparto, includendo sia il personale docente che quello Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA), con l'obiettivo prioritario di proseguire il rientro salariale rispetto agli altri settori.

Le priorità Uil per la trasparenza e i diritti dei docenti

Durante le negoziazioni, la Uil Scuola Rua ha posto l'accento su temi prioritari come la revisione degli articoli 5 e 6 del CCNL 2019-2021, considerati critici, e il necessario ripristino della trasparenza nelle relazioni sindacali. D’Aprile ha inoltre ricordato una recente sentenza del Tribunale che ha disapplicato in prima istanza alcune disposizioni contrattuali che limitavano i diritti sindacali e l'informativa esclusivamente alle sigle firmatarie dei contratti nazionali. La questione della trasparenza nelle retribuzioni sarà oggetto di valutazione approfondita anche alla luce della direttiva UE n. 970/2023, la quale obbliga gli Stati membri a garantire nuovi standard entro il 7 giugno 2026. In questo quadro si inserisce la dichiarazione congiunta n. 2 allegata al contratto, che impegna le parti ad affrontare nel CCNL 2025-2027 temi cruciali come formazione, welfare e trasparenza dei compensi accessori.

Prospettive future e valorizzazione del personale

Per il segretario D’Aprile, il riconoscimento economico del personale scolastico deve rimanere una priorità politica e contrattuale, evidenziando come i docenti italiani siano attualmente i meno pagati dell'intero pubblico impiego. Le proposte della Uil Scuola Rua puntano a ridurre le significative differenze retributive esistenti tra i diversi ordini di scuola, garantendo un trattamento economico equo ai docenti che possiedono il medesimo titolo di studio per l'accesso. Il sindacato ha ribadito con forza la necessità di istituire un capitolo di bilancio dedicato all’adeguamento automatico degli stipendi, chiedendo inoltre di escludere il comparto scuola dai rigidi vincoli di finanza pubblica. L'obiettivo finale non è assicurare salari minimi, ma garantire retribuzioni adeguate al ruolo educativo e formativo cruciale del personale, proposte che saranno avanzate nella definizione del rinnovo 2025-2027 e nell'attuazione della legge di bilancio.

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