Edilizia scolastica: le precisazioni del MiM ad un nostro articolo
La risposta del MiM dopo il nostro articolo sull'edilizia scolastica: "Mai così tanti fondi per l'edilizia scolastica. Oltre 11 miliardi stanziati per la sicurezza."


Pubblichiamo in forma integrale un comunicato ufficiale del Ministero dell'Istruzione e del Merito giunto in redazione in risposta al nostro articolo: 'Dimensionamento scolastico: TAR Campania accoglie ricorso della Regione' di Carlo Maria Giordana al link: https://www.scuolalink.it/dimensionamento-scolastico-tar-accoglie-ricorso-campania.
Ministero dell'Istruzione e del Merito: 'Mai così tanti fondi per l'edilizia scolastica. Oltre 11 miliardi stanziati per la sicurezza'.
In merito alla condizione del patrimonio edilizio scolastico in Italia, si ritiene opportuno precisare alcuni elementi con riferimento alle seguenti tematiche.
Si premette che gli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico in Italia sono 39.650 ed è a questo numero che occorre far riferimento anche per tutte le certificazioni sulla sicurezza. A questo proposito è necessario ricordare che la responsabilità per la gestione degli edifici e per le certificazioni più significative è di competenza degli Enti locali. Proprio in un’ottica di collaborazione e di supporto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo a disposizione delle amministrazioni locali anche un sistema di monitoraggio delle scuole.
Occorre anche evidenziare sin da subito che con questo Governo si è avviato per la prima volta un piano straordinario di oltre 11 miliardi di euro, che utilizza sia fondi PNRR, sia, per circa 1/3 degli interventi di messa in sicurezza, fondi ministeriali. È il più grande piano di finanziamento relativo alla messa in sicurezza delle scuole italiane mai realizzato. Coinvolge attualmente oltre 10.000 edifici scolastici, un quarto del totale. È evidente che i risultati si vedranno al termine dei lavori fissato a giugno 2026, quando sarà possibile per i comuni anche aggiornare i relativi dati sulle certificazioni nell’ambito dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica.
Inoltre, lo scorso anno sono stati finanziati circa 120 tra interventi resisi necessari a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica, interventi di adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antisismica e interventi di riqualificazione energetica per un totale di circa 110 milioni di euro. Il Ministero ha anche promosso l’approvazione in Parlamento di ulteriori due specifiche disposizioni, con uno stanziamento aggiuntivo di 30 milioni di euro per l’anno 2025 e 10 milioni per il 2026, per far fronte alle esigenze indifferibili e urgenti in materia di edilizia scolastica e per la messa in sicurezza degli edifici scolastici pubblici, in favore degli enti territoriali competenti in materia.
La sicurezza delle scuole rimane quindi una priorità nazionale da perseguire con rigore, nel rispetto delle competenze e del lavoro costante svolto da amministrazioni centrali e territoriali per garantire ogni giorno ambienti sicuri a milioni di studenti.
Per questo motivo, il Ministero conferma la propria disponibilità a proseguire il confronto con tutte le realtà civiche e associative, per condividere dati, metodologie e monitoraggi, nella piena convinzione che la collaborazione sia la via più efficace per migliorare ulteriormente le condizioni delle nostre scuole.
Quanto alle certificazioni, la presenza delle stesse va sempre ricondotta alla normativa vigente e all’epoca di costruzione degli immobili.
A seguito di aggiornamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica il 90,5% delle scuole ha dichiarato di essere in possesso del Documento di Valutazione dei Rischi e del Piano di Evacuazione.
Con riferimento al Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), si rappresenta che il Ministero sta definendo specifiche misure volte a favorire l’acquisizione del suddetto certificato. Si precisa, in ogni caso, che non tutti gli edifici destinati a uso scolastico sono soggetti all’obbligo di dotarsi del CPI. Il Ministero provvederà, altresì, a monitorare costantemente lo stato di aggiornamento delle certificazioni e a richiedere, ove opportuno, ulteriori integrazioni o chiarimenti agli enti competenti, al fine di assicurare la piena conformità degli immobili ai requisiti di sicurezza previsti dall’ordinamento.
Infine, in relazione alla presenza di materiali contenenti amianto negli edifici scolastici, si rappresenta che, nell’ambito delle attività propedeutiche alla definizione della nuova programmazione triennale dell’edilizia scolastica 2026-2028, sono state individuate specifiche categorie di intervento da considerare prioritarie. Tra queste rientrano gli interventi di riqualificazione edilizia finalizzati alla rimozione degli elementi contenenti amianto e alla conseguente ricostruzione delle parti interessate.
Grazie per la collaborazione.
Cordiali saluti
Ufficio Stampa Mim