Elenchi regionali: le regioni in cui sarà più facile ottenere il ruolo

In arrivo il decreto per gli elenchi regionali scuola: ecco come funzionerà il reclutamento dal 2026 e le priorità assegnate agli idonei.

14 dicembre 2025 17:00
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C'è grande attesa per l'avvio dei nuovi elenchi regionali scuola. Questa misura, definita un canale di reclutamento momentaneo, partirà ufficialmente dal 2026. L'obiettivo è favorire l'assunzione degli idonei dei concorsi in altre regioni, andando a coprire i posti rimasti vacanti.

Come funzionano gli elenchi regionali scuola

L'onorevole Pittoni ha descritto questo sistema come un doppio canale momentaneo, il cui regolamento arriverà entro fine anno. Un aspetto fondamentale riguarda le quote: non è prevista alcuna riserva del 50% dei posti per gli iscritti in questi elenchi, nemmeno in previsione di futuri bandi. La normativa chiarisce che lo strumento sarà utile esclusivamente per la copertura dei posti vacanti rimasti tali dopo le immissioni ordinarie. Queste ultime continueranno ad attingere, secondo le regole vigenti, per metà dai concorsi ordinari e per l'altra metà dalle Graduatorie ad Esaurimento.

Priorità rispetto alle Gps sostegno

Questi elenchi avranno una funzione residuale, attivandosi solo per le cattedre rimaste scoperte dalle procedure principali. Un dato rilevante è la gerarchia: il nuovo sistema avrà la priorità rispetto allo scorrimento della prima fascia sostegno Gps e alla mini call veloce. Anche se queste procedure hanno ottenuto una proroga, potrebbero garantire meno posti disponibili proprio a causa della precedenza accordata ai nuovi elenchi. È bene sottolineare che tale meccanismo non sostituisce i concorsi ordinari, ma offre una chance agli idonei di essere assunti in una regione diversa, superando i limiti temporali delle graduatorie.

Dove sarà più facile ottenere il ruolo

Dove sarà più facile ottenere il ruolo a tempo indeterminato? Le opportunità maggiori si concentreranno inevitabilmente nelle regioni in cui il numero di candidati risulta inferiore alle cattedre libere. Nei prossimi giorni si terrà un incontro tecnico decisivo per stabilire i criteri di iscrizione dedicati a chi ha superato un concorso dal 2020 in poi. Questo passaggio è atteso da molti docenti pronti alla mobilità interregionale per stabilizzarsi, sfruttando la disponibilità di posti in territori diversi da quelli di residenza e favorendo l'incontro tra domanda e offerta.

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