Emilia-Romagna, boom di BES e DSA: nasce un tavolo per diagnosi e supporto precoce
In Emilia-Romagna cresce il numero di studenti con BES e DSA e nasce un tavolo regionale per la diagnosi precoce e la personalizzazione della didattica
Con l’11% degli studenti segnalati per BES e DSA, l’Emilia-Romagna supera la media nazionale e affronta un’emergenza educativa crescente. L’Assemblea legislativa ha istituito un tavolo regionale per promuovere la diagnosi precoce, il coordinamento tra istituzioni e la formazione dei docenti. L’obiettivo è fornire risposte più personalizzate e inclusive agli studenti con bisogni educativi speciali
Cresce il numero di studenti con bisogni educativi speciali BES e DSA
L’Emilia-Romagna registra un forte aumento di alunni con BES e DSA, evidenziando una vera e propria criticità per il sistema scolastico. Secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale, nel 2023/24 le segnalazioni di DSA sono state 35.411, circa 10.000 in più rispetto al 2016/17. L’Istat conferma che nella regione la percentuale di studenti con bisogni educativi speciali ha raggiunto l’11%, un dato superiore alla media nazionale dell’8,6%. Il fenomeno cresce con l’età: dallo 0,9% nella scuola dell’infanzia, si arriva al 16,3% nella scuola secondaria di primo grado, a conferma della necessità di un’identificazione precoce e di un accompagnamento efficace durante tutto il percorso scolastico.
Approvato all’unanimità il tavolo regionale
Per far fronte a questa crescita, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità una risoluzione che prevede l’istituzione di un tavolo regionale di lavoro sui BES e DSA. Il tavolo coinvolgerà ufficio scolastico regionale, enti locali, associazioni familiari e realtà scolastiche non statali, con lo scopo di sperimentare nuovi modelli di intervento e definire linee guida condivise per la diagnosi precoce. La collaborazione tra diversi attori istituzionali e sociali sarà fondamentale per trasformare i dati in strumenti concreti, capaci di migliorare la presa in carico degli alunni sin dalle fasi iniziali del percorso scolastico.
BES e DSA: Il nodo della personalizzazione didattica
L’emergere di un numero sempre più elevato di studenti con BES e DSA impone alla scuola un salto di qualità nella personalizzazione della didattica. Ogni alunno necessita di strategie individualizzate, come i Piani Didattici Personalizzati (PDP), e di strumenti e supporti adeguati. Tuttavia, come segnalano molte scuole e famiglie, i costi dei materiali, degli ausili o del personale ricadono spesso sulle singole istituzioni o sui nuclei familiari, in assenza di risorse centralizzate. Inoltre, molti insegnanti non ricevono una formazione specifica per affrontare situazioni complesse legate a disturbi dell’apprendimento, creando squilibri nella risposta educativa tra scuole diverse.
Formazione e cooperazione per risposte efficaci
Il tavolo regionale nasce anche per affrontare la questione della formazione specialistica dei docenti, ritenuta ancora insufficiente. Le istituzioni scolastiche, pur con grande impegno, si trovano spesso senza strumenti adeguati per rispondere a esigenze sempre più articolate. L’unanimità con cui è stata approvata la risoluzione è un segnale forte della volontà politica di agire in modo condiviso, riconoscendo che l’inclusione scolastica è una sfida strutturale. L’obiettivo è garantire pari opportunità educative e fare in modo che ogni studente, a prescindere dalla sua condizione, possa contare su un percorso scolastico accessibile, comprensivo e pienamente formativo.