Erasmus Regno Unito: accordo ufficiale per il 2027
Studenti universitari di nuovo in viaggio grazie all'intesa tra Londra e Bruxelles che riattiva l'Erasmus per migliaia di giovani.
Carlo Maria Giordana
Dal 2027 il programma Erasmus riaccoglie il Regno Unito grazie ad un accordo storico. La mobilità giovanile riprende forza, garantendo nuove opportunità accademiche a migliaia di studenti europei pronti a varcare nuovamente i confini britannici.
L'accordo tra Londra e Bruxelles per l'Erasmus
Il governo britannico e l’Unione Europea hanno ufficializzato il ritorno di Londra nel circuito educativo più celebre del continente attraverso un piano di cooperazione rinnovato. Questo investimento strategico permetterà a circa 100mila beneficiari di partecipare agli scambi culturali a partire dal 2027, segnando un punto di svolta dopo il periodo di isolamento post-Brexit. Il comunicato congiunto tra il ministro Nick Thomas-Symonds e il commissario Maros Sefcovic conferma la volontà di ricostruire ponti formativi essenziali per la crescita professionale delle nuove generazioni europee.
Le nuove regole per la mobilità studentesca
La partecipazione britannica avverrà secondo le norme previste per i paesi extra-UE, richiedendo il versamento di una quota specifica al bilancio comunitario per garantire la sostenibilità del sistema. Questa intesa rappresenta un passo fondamentale per il successo accademico degli universitari, superando finalmente le barriere burocratiche che negli ultimi anni avevano limitato l'accesso alle eccellenze accademiche d'Oltremanica. L'obiettivo principale resta l'acquisizione di competenze trasversali in un ambiente internazionale altamente competitivo e stimolante.
Ecco i punti chiave del nuovo programma:
Target ambizioso: si stimano 100mila studenti coinvolti nel solo primo anno di ripartenza.
Accesso ai fondi: Londra tornerà a beneficiare dei finanziamenti europei per la ricerca e lo studio.
Focus sui tirocini: riapertura delle opportunità di stage presso aziende e istituzioni britanniche.
Reciprocità garantita: gli atenei italiani potranno ospitare nuovamente un numero elevato di universitari inglesi.
Un ponte verso il futuro della formazione
Il rientro nel programma punta a ripristinare i flussi interrotti che avevano penalizzato fortemente l'interscambio con l'Italia, dove le partenze verso il Regno Unito erano crollate drasticamente. La riapertura dei canali formativi restituirà vitalità culturale a un sistema che necessita di confronto internazionale per progredire, permettendo agli studenti italiani di tornare in una delle destinazioni storicamente più amate. Questo reset dei rapporti diplomatici mette al centro il diritto allo studio e la libera circolazione dei saperi oltre i confini politici.
