Esami di Stato: più fondi per la formazione e focus su Made in Italy
Più fondi alla formazione docenti, novità per i commissari d'esame e rafforzamento dei percorsi Made in Italy nelle scuole superiori.


Il recente decreto sugli Esami di Stato introduce importanti novità che vanno oltre la Carta del Docente e i percorsi sul sostegno. Il testo normativo amplia gli investimenti nella formazione del personale scolastico, rafforza il legame tra scuola e mondo produttivo e apre nuove strade per la valorizzazione delle competenze. Tra i punti salienti: più risorse per aggiornare i docenti, attenzione ai futuri commissari d’esame e un nuovo ruolo per la Fondazione Made in Italy.
Più risorse per la formazione degli insegnanti e dei commissari
Dal 2027, il Fondo dedicato alla formazione del personale docente crescerà di 11 milioni di euro ogni anno. Questo aumento strutturale permetterà di finanziare attività di aggiornamento professionale su larga scala, rispondendo alle esigenze di una scuola in continua evoluzione. Per la prima volta, anche gli aspiranti commissari degli Esami di Stato potranno accedere a queste risorse, finora riservate solo al corpo docente. L’obiettivo è potenziare le competenze di chi partecipa attivamente agli esami, garantendo maggiore qualità e preparazione nelle commissioni.
La Fondazione Made in Italy entra in tutte le scuole superiori
La Fondazione Imprese e Competenze per il Made in Italy, già presente in alcune realtà scolastiche, potrà operare in tutte le scuole secondarie di secondo grado che attivano percorsi formativi dedicati ai settori strategici del Paese. Questo ampliamento rafforza il legame tra istituti scolastici e mondo produttivo, favorendo lo sviluppo di competenze richieste nel mercato del lavoro. Gli studenti avranno così maggiori opportunità di avvicinarsi a filiere produttive d'eccellenza, promuovendo allo stesso tempo l’identità economica e culturale italiana.
Nuove opportunità per valorizzare le competenze del personale scolastico
Il decreto non si limita a prevedere risorse, ma punta a una visione sistemica della formazione. Estendendo i benefici anche a chi partecipa a concorsi o intende assumere ruoli di responsabilità all'interno del sistema scolastico, si mira a costruire una scuola più competente e pronta alle sfide future. L’investimento in formazione diventa così uno strumento per la crescita professionale, ma anche per garantire maggiore qualità nell’insegnamento e nei processi valutativi.