Età pensionabile: la Lega sfida il governo sulla Manovra 2026

Età pensionabile: la proposta della Lega rischia di spaccare la maggioranza sulla Manovra 2026 e l'aumento dei requisiti.

19 novembre 2025 09:15
Età pensionabile: la Lega sfida il governo sulla Manovra 2026 - Salvini
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Il dibattito sulla riforma delle pensioni torna a farsi acceso, incrociandosi in modo significativo con le esigenze di bilancio dello Stato e la discussione sulla Manovra 2026. Con quasi seimila emendamenti presentati alla commissione Bilancio al Senato, il testo della Legge di Bilancio sta evidenziando le prime, significative spaccature all'interno della maggioranza. In questo contesto, le richieste sulla previdenza stanno creando un'inattesa convergenza di intenti tra ampi settori della maggioranza e delle opposizioni. L'attenzione è focalizzata sulla possibile proroga di Quota 103 e sul rinnovo di Opzione Donna, strumenti che erano stati inizialmente esclusi dalla proposta originale, dove l'unico strumento di anticipo rimasto era l'Ape Sociale. La pressione esercitata dal Parlamento, in particolare dalla Lega, potrebbe seriamente stravolgere i piani di Palazzo Chigi, mettendo a dura prova la tenuta del Governo.

Il nodo delle pensioni anticipate: Opzione Donna e Quota 103

La spinta parlamentare verso l'introduzione di misure di pensione anticipata si concentra in particolare su due strumenti chiave, che godono di un ampio sostegno trasversale: il rinnovo di Opzione Donna e la proroga di Quota 103. Sul fronte di Opzione Donna si registra una convergenza notevole, che include forze di maggioranza come la Lega e Forza Italia, e partiti di opposizione quali il Partito Democratico (Pd), Verdi-Sinistra e Italia Viva, a dimostrazione della sensibilità politica e sociale del tema in un Paese con un basso tasso di occupazione femminile. Le recenti restrizioni, che hanno innalzato i requisiti (attualmente 35 anni di contributi e almeno 61 anni di età) e ridotto le potenziali beneficiarie, hanno reso questa misura un punto focale della discussione. Parallelamente, anche la proroga di Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi), uno dei principali cavalli di battaglia della Lega, riceve l'appoggio di Forza Italia, sottolineando una compattezza della destra sui temi previdenziali, ma la sua approvazione definitiva dipenderà strettamente da un fattore cruciale: la sostenibilità finanziaria della misura stessa.

Lo scontro sull'aumento dell'età pensionabile legato alla speranza di vita

Il fronte più caldo dello scontro politico riguarda direttamente l'età pensionabile, con la Lega che ha lanciato un chiaro affondo attraverso un emendamento volto a bloccare integralmente l'aumento dei requisiti anagrafici legato all’aspettativa di vita. Questo aumento, previsto dalla Legge Fornero per gli anni 2027-2028, era già stato oggetto di una proposta di soluzione più graduale da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), che prevedeva un innalzamento di 1 mese nel 2027 e 2 mesi nel 2028, ma il Carroccio insiste per l'azzeramento totale della misura. Tuttavia, la sostenibilità finanziaria di tali richieste rappresenta il vero ostacolo, in quanto il ministro Giorgetti ha ribadito la necessità per l'Italia di uscire dalla procedura di deficit eccessivo imposta dall'Unione Europea entro il 2025; qualsiasi intervento aggiuntivo richiede, quindi, una copertura finanziaria rigorosa e l'identificazione di tagli alternativi. La proposta di copertura avanzata dalla Lega, che consiste in un aumento dell'Irap per il settore bancario e assicurativo, rischia di compromettere gli accordi preesistenti con tali settori, e l'ipotesi di incassare circa 3,4 miliardi nei prossimi tre anni non sembra aver trovato un ampio consenso tra le altre forze di maggioranza.

Le voci dei sindacati e le altre questioni sul tavolo

Le richieste di modifica delle norme previdenziali avanzate da esponenti della maggioranza, in particolare sulla proroga di Quota 103 e sul rinnovo di Opzione Donna, sono accolte con favore non solo dai lavoratori direttamente interessati, ma anche dalle principali organizzazioni sindacali, che da tempo chiedono maggiore equità e flessibilità nel sistema. Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ha espresso critiche specifiche sulla Manovra 2026, sottolineando la necessità di destinare maggiori risorse a settori strategici come scuola, università e ricerca, la non autosufficienza e ha auspicato una riforma strutturale del sistema previdenziale, che eviti interventi estemporanei come l'abolizione di Opzione Donna o l'innalzamento improvviso dei requisiti. Nel pacchetto di emendamenti presentati dalla Lega è inclusa anche la proposta di ampliare la rottamazione delle cartelle esattoriali, una misura che comporterebbe un costo stimato di 365 milioni di euro, per la cui copertura il Mef sta incontrando notevoli difficoltà. In questo quadro complesso, il Governo si trova di fronte a un bivio cruciale: da un lato, l'esigenza di assecondare le pressioni del Parlamento per riaprire, almeno parzialmente, la stagione delle pensioni anticipate e dall'altro, l'obbligo di mantenere la barra dritta sulla prudenza dei conti pubblici e il rispetto degli impegni con l'Unione Europea.

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