Pensioni: aumentano i requisiti, salvi i lavori usuranti

Pensioni, dal 2027 aumentano i requisiti per l'età pensionabile. La Manovra 2026 salva solo i lavoratori impegnati in mansioni gravose e usuranti.

16 ottobre 2025 18:30
Pensioni: aumentano i requisiti, salvi i lavori usuranti - Età pensionabile
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La Manovra 2026 introduce novità per le pensioni. Dal 2027, è previsto un aumento graduale dei requisiti di accesso legato all'aspettativa di vita. Questa modifica non riguarderà chi svolge lavori usuranti e gravosi. Si stima un aumento di tre mesi per l'età pensionabile, portando a nuove condizioni per la maggior parte dei lavoratori italiani che si preparano al ritiro.

Come cambiano i requisiti per le pensioni

Il sistema previdenziale si prepara a un nuovo aggiornamento. Il Documento Programmatico di Bilancio per il 2026 ha confermato il ritorno dell'adeguamento dei requisiti pensionistici all'aspettativa di vita. A partire dal 2027, si stima un aumento di tre mesi. Questo meccanismo, che riflette i dati Istat sulla longevità, era stato sospeso per l'impatto della pandemia. Con la sua riattivazione, la pensione di vecchiaia richiederà 67 anni e tre mesi, rispetto agli attuali 67. Anche i requisiti per la pensione anticipata subiranno un innalzamento: per gli uomini passeranno a 43 anni e un mese di contributi, mentre per le donne a 42 anni e un mese.

Lavori usuranti, l'eccezione alla regola

La Manovra 2026 introduce un'importante tutela, escludendo dall'aumento dei requisiti i lavoratori che svolgono lavori usuranti. Queste categorie professionali potranno continuare a beneficiare di un accesso anticipato alla pensione. La normativa di riferimento consente il ritiro con 35 anni di contributi e un'età anagrafica calcolata tramite il sistema delle quote. Le mansioni definite usuranti includono una serie di attività faticose, come i lavori in miniera, galleria, ad alte temperature o in spazi ristretti. Sono inoltre compresi i lavoratori impegnati in turni notturni, gli addetti alla catena di montaggio e i conducenti di mezzi pesanti adibiti a servizio pubblico di trasporto.

La tutela estesa ai lavori gravosi

La protezione prevista dalla Manovra si estende anche agli addetti ai lavori gravosi, una categoria distinta da quella dei lavori usuranti. Sebbene non esista una formula pensionistica specifica per loro, questi lavoratori hanno accesso a strumenti agevolati come l'APE Sociale (già esclusa dagli scatti) e la Quota 41 per i precoci. L'elenco delle professioni gravose è ampio e comprende operai edili e agricoli, infermieri e ostetriche su turni, e addetti ai servizi di pulizia. Figurano anche facchini, conducenti di camion, maestre di asilo nido, operatori ecologici e chi assiste professionalmente persone non autosufficienti. La Manovra 2026 dovrà ora chiarire i dettagli applicativi dell'esenzione.

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