Fermo: ragazzo si rifiuta di andare a scuola e si butta dalla finestra
Un 13enne di Fermo si è lanciato dalla finestra dopo una lite con la madre: non voleva andare a scuola. Ricoverato con una frattura alla gamba.


Un episodio drammatico ha scosso la tranquilla località di Salvano, frazione del comune di Fermo, dove un ragazzo di 13 anni si è lanciato dalla finestra di casa dopo una discussione con la madre che lo esortava ad andare a scuola. Il gesto, avvenuto nelle prime ore del mattino, ha lasciato sotto shock la famiglia e l’intera comunità. Fortunatamente, le conseguenze fisiche per il giovane non sono state gravi, ma l’accaduto ha messo in luce un malessere profondo che ha spinto un adolescente a compiere un’azione estrema. Le autorità hanno aperto un’indagine per comprendere meglio il contesto e fornire il supporto necessario alla famiglia.
Il rifiuto di andare a scuola e la lite familiare
Erano da poco passate le sette del mattino quando il 13enne è stato svegliato dalla madre per prepararsi alla giornata scolastica. Il ragazzo, però, ha espresso con decisione il desiderio di non voler andare a scuola. Ne è nata una discussione tra madre e figlio, apparentemente simile a tante altre, ma che ha preso una piega improvvisa e allarmante.
Il gesto estremo e l’intervento dei soccorsi
In un momento di tensione crescente, il ragazzo si è diretto verso una finestra dell’abitazione, si è arrampicato sul davanzale e si è lanciato nel vuoto. Un volo di circa cinque metri che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. La madre, sconvolta ma lucida, ha immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti il personale del 118 e della Croce Verde di Fermo.
Trasferimento in ospedale e condizioni stabili
Data la dinamica dell’incidente, i soccorritori hanno disposto il trasferimento in eliambulanza presso l’ospedale pediatrico “Salesi” di Ancona. Il ragazzo è rimasto sempre cosciente e non ha mai perso conoscenza. Le sue condizioni non sono gravi: ha riportato la frattura di una gamba, ma non è in pericolo di vita.
Le indagini dei carabinieri e la ricostruzione dei fatti
Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno ascoltato la testimonianza della madre e ricostruito quanto accaduto. È emerso chiaramente che il gesto del 13enne è stato conseguenza diretta della lite scoppiata per l’obbligo scolastico. Resta ora da comprendere se dietro il rifiuto del ragazzo vi fossero altri segnali di disagio o pressioni non espresse.