Garante Privacy e Report: indaga la Corte dei Conti

La puntata di Report sul Garante Privacy e i legami con Meta attira l'attenzione della magistratura contabile su una possibile multa milionaria.

09 novembre 2025 10:45
Garante Privacy e Report: indaga la Corte dei Conti - Sigfrido Ranucci - Report
Sigfrido Ranucci - Report
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La tensione sale negli uffici del Garante della Privacy a Roma. La trasmissione Report si prepara a mandare in onda un'inchiesta sui presunti legami tra un membro dell'Autorità e Meta, sollevando dubbi su una multa milionaria non applicata. L'Autorità nega, ma ora interviene la Corte dei Conti, che indaga per un possibile danno erariale.

L'inchiesta di Report sul Garante e Meta

La trasmissione Report, nota per le sue inchieste approfondite, ha in programma la messa in onda di un servizio che sta generando notevole tensione negli uffici del Garante per la Protezione dei Dati Personali. Secondo le anticipazioni, il focus della puntata sarà su presunti legami tra un componente di vertice dell'Autorità e il colosso tecnologico Meta. L'indagine giornalistica, guidata da Sigfrido Ranucci, si concentrerebbe su materiale fotografico che ritrarrebbe Agostino Ghiglia, membro del Collegio del Garante.

Le immagini, secondo la ricostruzione, documenterebbero un incontro con Angelo Mazzetti, responsabile delle relazioni istituzionali di Meta per l'Italia. L'aspetto cruciale dell'inchiesta risiede nella tempistica di tale incontro, avvenuto, secondo Report, alla vigilia di una decisione critica riguardante una potenziale multa milionaria destinata alla stessa Meta.

La reazione dell'Autorità e l'interesse della Corte dei Conti

Di fronte a queste anticipazioni, la reazione del Garante Privacy è stata immediata e decisa. L'Autorità ha bollato l'inchiesta come «destituita di ogni fondamento». Le accuse sono state rigettate attribuendole a «scarsa conoscenza della materia» o, in alternativa, a «mala fede». In una mossa di netta contrapposizione, il Garante ha formalmente richiesto alla Rai, l'emittente pubblica, di «astenersi dal trasmettere» il servizio nei termini annunciati.

Tuttavia, la vicenda non si limita allo scontro tra Report e l'Autorità. Un nuovo, significativo attore è emerso: la Corte dei Conti. Come confermato dallo stesso team di Report, la magistratura contabile avrebbe già richiesto informazioni dettagliate sulla questione, segnalando un interesse ufficiale che sposta il dibattito sul piano della gestione delle finanze pubbliche.

L'ipotesi di danno erariale sul tavolo del Garante Privacy

L'intervento della Corte dei Conti apre lo scenario più preoccupante per l'Autorità: l'ipotesi di un possibile danno erariale. La Procura contabile potrebbe, infatti, valutare se la mancata irrogazione della sanzione milionaria a Meta si configuri come un mancato introito per le casse dello Stato. Le stime, citate nell'inchiesta, quantificano il potenziale danno in 44 milioni di euro. Sigfrido Ranucci, difendendo l'operato della sua redazione, sottolinea che tale ipotesi non è una speculazione di Report.

L'ipotesi del danno erariale emergerebbe, secondo il giornalista, da documenti interni allo stesso Garante. Ranucci fa riferimento a un messaggio di Ginevra Cerrina Feroni, altra componente del Collegio dell'Autorità, che avrebbe espresso formale disaccordo riguardo l'eliminazione della multa alla big tech, motivando le sue perplessità proprio con il rischio di un danno per l'erario. Forte di questi elementi, Ranucci ha confermato l'intenzione di procedere con la messa in onda del servizio, nonostante le pressioni ricevute.

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