Giornata Mondiale dell'Autismo: cresce il numero di studenti con questa disabilità, dati e contesto
In Italia gli studenti con autismo superano i 100 mila casi, ovvero 1/3 degli alunni con disabilità. Cosa possono fare scuola e famiglia per la loro inclusione?
In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, che si celebra il 2 aprile, l’Istat ha diffuso nuovi dati che confermano una tendenza in costante crescita. Gli studenti con autismo in Italia sono circa 107.000, pari al 32% del totale degli alunni con disabilità.
In aumento i casi di autismo negli ultimi 15 anni
Il numero è aumentato progressivamente negli ultimi quindici anni, complice il riconoscimento ufficiale dell'autismo come disabilità a tutti gli effetti. Questo ha permesso una classificazione più accurata dei disturbi, portando alla luce situazioni precedentemente poco comprese.
Le difficoltà più diffuse riguardano l’autonomia personale (28% degli studenti), con ostacoli nel muoversi all’interno dell’edificio scolastico, nel comunicare e nel gestire attività quotidiane come mangiare o andare in bagno. Questi dati evidenziano l’urgenza di soluzioni educative, inclusive e condivise.
Ambienti scolastici su misura: tra spazi dedicati e inclusione reale
La scuola si è trovata inizialmente impreparata ad accogliere in modo adeguato gli alunni con autismo. Alcuni istituti hanno adottato soluzioni come la cosiddetta "aula H", un ambiente tranquillo pensato per ridurre il sovraccarico sensoriale. Tuttavia, questa proposta è stata oggetto di critiche, in quanto rischia di isolare gli studenti invece di integrarli. L’ex ministra Franca Falcucci aveva già espresso perplessità in merito, sottolineando l’importanza di mantenere gli studenti con disabilità all’interno della classe come occasione di crescita collettiva.
L’inclusione scolastica passa quindi dalla creazione di spazi prevedibili e ben organizzati, che riducano gli stimoli visivi e uditivi, offrendo allo stesso tempo zone di decompressione dove rilassarsi nei momenti di difficoltà. Si tratta di interventi strutturali ma anche culturali, per rendere l’ambiente scolastico davvero accessibile a tutti.
Didattica inclusiva: strumenti e strategie efficaci
Per garantire un apprendimento efficace, è fondamentale adottare una didattica personalizzata. L’utilizzo di tabelle visive, schemi illustrati e agende grafiche favorisce la comprensione, soprattutto per gli studenti con difficoltà nella comunicazione verbale. In questi casi, è utile introdurre tecniche come la comunicazione aumentativa e alternativa (CAA). I compiti assegnati devono essere brevi, strutturati e con istruzioni semplici, adattati alle capacità del singolo.
L’apprendimento può essere facilitato anche attraverso attività di tipo sensoriale, motorio e ludico, che stimolano la partecipazione attiva. Centrale è l’adozione del cooperative learning, ovvero l’apprendimento cooperativo, che promuove la socializzazione attraverso lavori di gruppo con ruoli definiti, migliorando sia le competenze relazionali che quelle cognitive. Queste strategie si rivelano efficaci non solo per gli studenti con autismo, ma per l’intero gruppo classe.
Autismo, collaborazione tra scuola e famiglia: un’alleanza indispensabile
Un elemento chiave per l’inclusione è la collaborazione costante tra scuola e famiglia. È fondamentale che ci sia uno scambio continuo di informazioni, strategie e osservazioni sui progressi dell’alunno. La scuola ha il compito di fornire indicazioni chiare su come proseguire il lavoro a casa, affinché gli apprendimenti acquisiti in classe vengano rafforzati nel contesto familiare.
Questo approccio condiviso consente di offrire una rete di supporto educativa stabile e coerente, favorendo l’autonomia, la crescita personale e l’integrazione sociale dello studente. Solo unendo le forze, scuola e famiglia possono costruire un percorso realmente inclusivo e sostenibile, in cui ogni bambino o ragazzo possa esprimere al meglio le proprie potenzialità.