Gita scolastica con la media del 7 all'Einaudi di Ferrara: la risoluzione della polemica
L'Istituto Einaudi di Ferrara fissa la soglia della gita scolastica media 7 a causa del boom di adesioni. La Dirigente chiarisce la situazione.
All'Istituto Einaudi di Ferrara, l'organizzazione del viaggio d'istruzione a Napoli ha generato un acceso dibattito. Il grande numero di iscrizioni ha costretto la scuola a introdurre un criterio di selezione basato sul merito, in particolare sulla media del 7. Questa decisione, che ha escluso inizialmente molti studenti, ha scatenato una polemica gita scolastica tra famiglie e dirigenza. La Preside, tuttavia, è intervenuta per rassicurare tutti: l'obiettivo è garantire la partecipazione universale, programmando un secondo viaggio d'istruzione per gli alunni inizialmente esclusi. La questione si risolve con una gestione logistica a turnazione.
L'eccezionale adesione al viaggio d'istruzione e i limiti strutturali
Il momento delle uscite didattiche, culmine dell'anno scolastico, ha visto una partecipazione straordinaria all'Istituto superiore tecnico Einaudi di Ferrara, dove l'attesa gita a Napoli, programmata per il febbraio 2026, ha riscosso un successo senza precedenti che ha generato inaspettati problemi di gestione. Generalmente, la scuola registra circa cinquanta o sessanta adesioni per i viaggi d'istituto, un numero facilmente gestibile, ma quest'anno l'interesse ha raggiunto la cifra record di centosessanta ragazzi provenienti dalle dodici classi terze. Questo boom di iscrizioni ha immediatamente evidenziato una netta discordanza tra il desiderio di partecipazione degli studenti e i severi vincoli di budget dell'istituto, che dispone di una dotazione annuale fissa di centoquarantamila euro per tutti i viaggi. Di fronte a questa emergenza, la Dirigenza si è trovata di fronte a oggettive difficoltà logistiche insuperabili, rendendo impossibile la gestione di un gruppo così esteso in un unico turno, richiedendo urgentemente l'adozione di un meccanismo di selezione oggettivo.
Gita scolastica media 7: il criterio di selezione basato sul merito
Per superare l'impasse logistico e di bilancio, il Consiglio di Istituto ha optato per una drastica ma necessaria misura selettiva, identificando nel rendimento e nel comportamento degli studenti l'unico ago della bilancia accettabile per l'emergenza contingente. L'accesso al pullman diretto a Napoli è stato pertanto subordinato al rispetto simultaneo di precisi requisiti, che includevano l'ottenere un voto in condotta non inferiore all'otto e mantenere una media dei voti scolastici uguale o superiore al sette. L'applicazione di questo criterio di selezione ha immediatamente generato un acceso dibattito, scatenando una forte polemica tra famiglie e alunni che hanno percepito l'esclusione come un'ingiustizia basata sul rendimento scolastico. Nonostante la dirigenza abbia ammesso che la comunicazione iniziale potesse essere stata gestita in maniera più efficace, la scelta è stata difesa come la più oggettiva possibile in un frangente di straordinaria emergenza organizzativa.
La soluzione a turni e la garanzia di inclusione per tutti
La controversia sorta all'Istituto Einaudi è stata rapidamente risolta grazie all'intervento chiarificatore della Dirigente Scolastica, Marianna Fornasiero, la quale ha fornito una risoluzione pragmatica e definitiva che mira a garantire la partecipazione di tutti gli studenti. La Preside ha spiegato che la mancata comunicazione tempestiva del piano completo ha causato un iniziale fraintendimento, ammettendo un vero e proprio errore di comunicazione da parte dell'istituto per non aver specificato subito la programmazione di un secondo viaggio d'istruzione. Il piano definitivo prevede dunque una chiara e strutturata turnazione garantita: i primi ottanta studenti, selezionati secondo il criterio del merito già stabilito, partiranno per il primo turno, mentre per gli ottanta alunni rimanenti la scuola sta già organizzando una successiva esperienza didattica con assoluta priorità di adesione. L'obiettivo istituzionale rimane, come sempre, l'inclusione totale, ribadendo che nessuno è stato lasciato arbitrariamente a casa e confermando la piena disponibilità al confronto per soddisfare ogni esigenza familiare.