Giuseppe Conte rieletto presidente M5S con l'89,3%
L'ex premier Giuseppe Conte resta alla guida del M5S. Hanno votato quasi 60.000 iscritti, ma l'assenza di sfidanti segna la conferma.
Giuseppe Conte è stato riconfermato presidente del Movimento 5 Stelle per i prossimi quattro anni. L'esito del voto online, quasi scontato, lo ha visto come unico candidato in lizza. Nonostante tensioni interne e recenti dimissioni, Conte ha ottenuto l'89,3% dei consensi. Hanno partecipato 59.720 iscritti, pari al 58,7% degli aventi diritto. Una larga maggioranza ha sostenuto il leader uscente.
L'esito del voto M5S e i numeri della conferma
L'elezione di Giuseppe Conte alla presidenza M5S si è conclusa con un plebiscito, sebbene in un contesto senza alternative. La consultazione online si è tenuta sulla piattaforma SkyVote, iniziando giovedì 23 ottobre. Hanno espresso la loro preferenza 59.720 iscritti. Questo dato rappresenta il 58,67% degli aventi diritto al voto. Il quesito posto era diretto: «Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?». I risultati sono stati netti. Ben 53.353 membri hanno votato "sì", mentre solo 6.367 si sono espressi con un "no". Sebbene la maggioranza sia schiacciante, va notato che circa 40.000 iscritti non hanno partecipato alla votazione.
Un percorso in solitaria verso la leadership
La rielezione di Conte è stata caratterizzata da un'evidente assenza di sfidanti. Inizialmente, il percorso per la leadership sembrava affollato, con 77 candidature presentate. Tuttavia, il processo di selezione interno ha drasticamente ridotto il numero. Ben 56 candidature sono state escluse perché non rispettavano i requisiti previsti. Dei 20 aspiranti rimasti, nessuno è riuscito a superare lo scoglio successivo. Il regolamento richiedeva la raccolta di almeno 500 firme di sostegno per formalizzare la candidatura. Questo filtro ha lasciato Giuseppe Conte come unico candidato ufficiale. La sua conferma arriva in un momento delicato per il Movimento, segnato da tensioni interne e dal recente flop alle elezioni, culminato con le dimissioni della vicepresidente Chiara Appendino.
Il futuro del Movimento e la regola dei mandati
Con questa conferma, Giuseppe Conte guiderà il Movimento 5 Stelle per i prossimi quattro anni. Il risultato, pur ampiamente previsto, solidifica la sua posizione nonostante le critiche. Alcuni accusano il M5S di aver smarrito lo spirito originale delle origini. Guardando al futuro, sorge l'interrogativo sulla successione. Lo statuto attuale del Movimento è chiaro e non prevede un terzo mandato presidenziale. Di conseguenza, nel 2029, il M5S dovrebbe necessariamente scegliere un nuovo leader. Tuttavia, la storia recente del Movimento 5 Stelle ha mostrato una certa flessibilità. La capacità di Conte di interpretare e modificare le regole interne rende difficile, al momento, formulare scenari certi per il futuro della leadership.