Immissioni in ruolo ATA: copertura al 29,6% e tagli in vista
Immissioni in ruolo personale ATA 2025/26: copertura al 29,6%, in calo rispetto agli anni precedenti. Organici insufficienti e tagli previsti dal 2026.
Le immissioni in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2025/26 raggiungono appena il 29,6% dei posti vacanti. Nel 2023 la copertura era salita al 33,80%, mentre nel 2022 si attestava al 36,48%. Il trend in discesa mette a rischio il corretto funzionamento delle scuole, già provate dalla carenza di personale.
Personale ATA: contingente insufficiente per garantire i servizi
Il contingente di assunzioni previsto per il 2025/26 risulta insufficiente a garantire servizi scolastici di qualità.
Le principali criticità riguardano:
- età media elevata del personale ATA;
- aumento del 60% degli alunni con disabilità;
- numerosi lavoratori che usufruiscono della legge 104;
- edifici scolastici spesso inadeguati.
Questi fattori richiedono un rafforzamento immediato degli organici, anziché ulteriori riduzioni.
Procedura di infrazione dell’UE e organici obsoleti
La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per l’uso sistematico di contratti a tempo determinato, in contrasto con la direttiva comunitaria 99/70.
Le attuali tabelle organiche derivano dal DM 181 del 2016, basato su criteri del 1954, ormai superati e non più adatti alle esigenze della scuola contemporanea.
Tagli previsti nella legge di bilancio 2025
La legge di bilancio 2025 introduce nuovi tagli: dal 2026 il personale ATA perderà 2.174 posti.
Questa riduzione rischia di aggravare la carenza di figure amministrative, tecniche e ausiliarie, con ripercussioni dirette sull’efficienza delle attività scolastiche.
Richiesta di assunzioni su tutti i posti vacanti per il personale ATA
Le organizzazioni sindacali chiedono di superare la logica del semplice turnover e di procedere alle immissioni in ruolo del personale ATA per il 100% dei posti vacanti.
La procedura aperta davanti alla Corte di Giustizia Europea, per violazione della clausola 5 dell’accordo quadro sulla direttiva 99/70, potrebbe obbligare il Governo a rivedere le politiche di reclutamento.
Continuità amministrativa come elemento chiave
Oltre alla continuità didattica, la continuità amministrativa rappresenta un fattore strategico per il funzionamento delle scuole. Ogni lavoratore sviluppa un metodo di gestione proprio e il ricambio frequente di personale rende più complesso portare avanti le attività senza rallentamenti o disservizi.