Indire e sostegno: dal 2025 nuove opportunità per i docenti

Secondo ciclo sostegno: emendamenti Lega-FdI estendono il servizio a 8 anni e fissano il 24 aprile 2025 per i titoli esteri

01 ottobre 2025 07:30
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Gli emendamenti di Lega e Fratelli d’Italia al Decreto Scuola intervengono su tempi e requisiti del secondo ciclo Indire e università. Tra le novità, conteggio esteso del servizio, validità a.s. 2024/25 e rinuncia al contenzioso per i titoli esteri entro il 24 aprile 2025.

Novità introdotte dagli emendamenti

Gli emendamenti presentati da Paganella (Lega) e Bucalo (Fratelli d’Italia) al Decreto Scuola n. 127/2025 puntano a garantire tempi più distesi e una platea più ampia di partecipanti per il secondo ciclo Indire e università. Le modifiche prevedono che l’anno scolastico 2024/25 sia considerato valido ai fini delle tre annualità richieste per l’accesso ai percorsi, offrendo così un’opportunità aggiuntiva a migliaia di docenti. Inoltre, il limite temporale per il servizio è stato esteso da cinque a otto anni, ampliando la possibilità di accesso a chi ha maturato esperienza più datata.

Un passaggio rilevante riguarda i docenti con titolo di specializzazione conseguito all’estero: la nuova norma stabilisce che il 24 aprile 2025 diventa la data spartiacque entro la quale presentare la rinuncia al contenzioso per poter accedere ai percorsi ex art. 7. Questo punto mira a ridurre il peso dei ricorsi pendenti e a favorire un’inclusione ordinata dei candidati.

Le modifiche al Decreto Scuola

Gli emendamenti incidono su più articoli del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito nella legge 29 luglio 2024, n. 106. All’articolo 6 viene disposta la proroga dei percorsi fino al 30 dicembre 2026, mentre i riferimenti temporali relativi alle annualità vengono aggiornati con il nuovo limite degli otto anni. All’articolo 7, invece, viene introdotto il comma che disciplina l’accesso dei docenti con titoli esteri: chi risulta in possesso dei requisiti entro il 24 aprile 2025 potrà iscriversi solo a condizione di rinunciare formalmente a ogni istanza di riconoscimento sul sostegno.

Tali modifiche intendono dare maggiore certezza normativa a un settore caratterizzato da continui contenziosi e richieste di chiarimento. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre la pressione burocratica e garantire l’accesso ai percorsi a un numero maggiore di aspiranti docenti specializzati.

L’iter parlamentare e altre proposte in esame

Il percorso di approvazione non è ancora concluso: gli emendamenti dovranno superare la verifica di ammissibilità e il voto della Commissione. Il termine ultimo per la conversione del decreto in legge è fissato all’8 novembre 2025, una data chiave per chi attende certezze sui prossimi percorsi formativi.

Parallelamente, restano in discussione altre modifiche rilevanti, come la proroga al 2026 delle immissioni in ruolo da GPS prima fascia sostegno e della mini call veloce, proposte con emendamento dalla deputata Bucalo (FdI). Questi interventi, se approvati, disegnerebbero un quadro di maggiore continuità e stabilità nelle procedure di reclutamento, con un impatto diretto su migliaia di insegnanti in attesa di definire il proprio futuro professionale.