Ivana Barbacci rieletta alla guida della CISL Scuola: le sfide del nuovo mandato
Ivana Barbacci confermata alla guida di CISL Scuola. Le priorità del sindacato: rinnovo del contratto, valorizzazione del personale e difesa dell'autonomia.


Ivana Barbacci è stata confermata segretaria generale della CISL Scuola. L'elezione unanime è avvenuta durante l'VIII Congresso Nazionale a Trieste. Tra le priorità del nuovo mandato figurano il rinnovo del contratto e la difesa dell'autonomia scolastica.
La conferma di Ivana Barbacci al vertice della CISL Scuola
Al termine dell'VIII Congresso Nazionale della CISL Scuola, tenutosi a Trieste, Ivana Barbacci è stata rieletta all'unanimità segretaria generale. La sua conferma segna una continuità nella leadership del sindacato, affiancata in segreteria da Paola Serafin, Roberto Calienno e Attilio Varengo. Il vertice della CISL Scuola si prepara ad affrontare immediatamente le questioni sindacali più urgenti, forte di un mandato rinnovato e coeso.
Il confronto sul rinnovo del contratto
Un tema centrale del dibattito è stato il rinnovo del contratto 2022/24. Il Ministro dell'Istruzione, intervenuto al congresso, ha promesso un impegno per reperire risorse economiche aggiuntive. Barbacci ha replicato con fermezza, sottolineando che il sindacato vigilerà attentamente affinché le promesse su aumenti e welfare, come buoni pasto e assicurazione sanitaria, si traducano in azioni concrete e non restino solo parole.
La difesa dell'autonomia scolastica
Daniela Fumarola, segretaria generale della CISL, ha ribadito la necessità di difendere l'autonomia scolastica. È stato sottolineato il valore degli organi collegiali come massima espressione di partecipazione democratica nella scuola. Il sindacato si oppone a derive centralistiche e burocratiche, promuovendo invece la creazione di vere alleanze educative radicate sul territorio per rispondere efficacemente ai rapidi cambiamenti della società.
Le priorità di Ivana Barbacci per il personale della scuola
Tra le rivendicazioni principali emergono la richiesta di riconoscimenti economici in linea con la media europea e la lotta al precariato. La CISL chiede una revisione del sistema di reclutamento per superare l'instabilità lavorativa. È stata inoltre espressa una netta contrarietà all'ipotesi di regionalizzazione della scuola, per garantire un sistema educativo unitario, inclusivo e nazionale.