Khamenei: il ritratto della 'guida suprema' dell'Iran nel mirino di Israele

Chi è Ali Khamenei, la Guida Suprema iraniana? Un'analisi del suo potere, del suo regime repressivo e degli scenari futuri per la sua complessa successione.

15 giugno 2025 23:29
Khamenei: il ritratto della 'guida suprema' dell'Iran nel mirino di Israele - Ali Khamenei
Ali Khamenei
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L'ayatollah Ali Khamenei, al potere da oltre trent'anni in Iran, è una figura centrale nelle attuali tensioni geopolitiche. Questo articolo analizza il profilo della Guida Suprema dell'Iran, dalla sua controversa ascesa al potere alle complesse dinamiche per la sua futura successione.

L'ascesa al potere di Khamenei

Nominato Guida Suprema il 6 agosto 1989, dopo la morte di Ruhollah Khomeini, l'ascesa di Ali Khamenei colse molti di sorpresa. All'epoca non era considerato un religioso di alto rango, essendo un hojatolleslam, un grado inferiore rispetto all'ayatollah. La sua nomina fu possibile grazie al sostegno politico di figure come Hashemi Rafsanjani e a una modifica della Costituzione iraniana, che gli permise di consolidare la sua autorità, nonostante le critiche iniziali sulle sue qualifiche religiose.

Il consolidamento del regime

Per mantenere il potere senza possedere il carisma del suo predecessore, Khamenei ha costruito una solida alleanza con i Guardiani della Rivoluzione. Concedendo ai Pasdaran un crescente potere in ambito economico e politico, è riuscito a contrastare i movimenti riformisti e a rafforzare il suo controllo. Questa strategia ha trasformato progressivamente l'Iran in un regime autoritario, dove l'apparato militare e di sicurezza gioca un ruolo fondamentale nel sopprimere il dissenso e garantire la stabilità interna.

Khamenei: il profilo tra ideologia e repressione

Khamenei si presenta come il custode dei valori della rivoluzione islamica del 1979, promuovendo un'immagine di sé austera e contraria al lusso. Tuttavia, il suo lungo governo è stato segnato da una dura repressione di ogni forma di opposizione. Movimenti come l'Onda Verde del 2009 e le proteste "Donna, Vita, Libertà" del 2023 sono stati stroncati con la forza, evidenziando una sistematica violazione dei diritti umani e l'uso della violenza per mantenere il controllo assoluto sulla società iraniana.

L'incognita della successione

Il futuro dell'Iran è strettamente legato alla successione di Khamenei. Sebbene la Costituzione affidi all'Assemblea degli Esperti il compito di eleggere il nuovo leader, da anni circola con insistenza il nome del figlio, Mojtaba Khamenei, come possibile successore. Questa ipotesi, che aprirebbe la strada a una sorta di monarchia ereditaria, è controversa e potrebbe generare un vuoto di potere, lotte intestine tra le diverse fazioni del regime o persino un'ondata di instabilità con profonde ripercussioni regionali.

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