L'allarme di Bill Gates e Barack Obama sull'Intelligenza artificiale: a rischio milioni di posti di lavoro
Bill Gates e Barack Obama sull’intelligenza artificiale: rivoluzionerà il lavoro, causando milioni di posti persi con un nuovo modello sociale ed economico.
Bill Gates e Barack Obama hanno lanciato un forte monito sull’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sul mondo del lavoro. Entrambi i leader, intervenuti in diversi contesti pubblici, hanno espresso preoccupazione per una trasformazione epocale che, secondo le loro previsioni, potrebbe portare alla scomparsa di milioni di posti di lavoro nei prossimi anni. I loro interventi, riportati da fonti internazionali come The Financial Express e rilanciati sui social media, hanno acceso il dibattito sull’evoluzione tecnologica e sulle conseguenze per la società.
Gates: «L’intelligenza artificiale diventerà gratuita, ma avrà costi sociali elevati»
Per il fondatore di Microsoft, l’intelligenza artificiale democratizzerà le competenze, rendendo accessibili abilità oggi considerate rare, come quelle di medici, insegnanti o psicologi. “Entriamo in un’epoca in cui l’intelligenza, oggi risorsa limitata, diventerà diffusa e gratuita”, ha spiegato Gates. Tuttavia, ha avvertito che le implicazioni saranno significative: la trasformazione del lavoro sarà tale da ridurre la settimana lavorativa a soli due o tre giorni. Gates ha inoltre sottolineato il rischio di perdita di controllo umano in settori cruciali. Sebbene alcune attività – come lo sport o le interazioni creative – resteranno di dominio umano, molte altre, come la produzione industriale o l’agricoltura, saranno dominate da sistemi automatizzati. L’incertezza occupazionale e le sfide etiche imposte dall’IA richiederanno un ripensamento globale delle dinamiche lavorative.
Obama: «L’IA avanza più in fretta di ogni altra tecnologia del passato»
Anche l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha evidenziato la portata rivoluzionaria dell’automazione intelligente. Durante un intervento pubblico, ha affermato che l’IA cambierà il lavoro più rapidamente e radicalmente di qualsiasi tecnologia precedente. “Non stiamo parlando solo di operai in fabbrica. Le nuove piattaforme sono capaci di svolgere compiti intellettuali ad alto livello”, ha dichiarato. Obama ha citato dati secondo cui gli attuali sistemi di IA riescono già a programmare meglio del 60-70% degli sviluppatori umani. Secondo lui, le figure altamente qualificate potranno avvalersi dell’IA come strumento di potenziamento, ma per molte occupazioni standardizzate la sostituzione sarà inevitabile. I settori più a rischio sono quelli che dipendono da attività ripetitive, come l’amministrazione, il customer service e alcune forme di consulenza tecnica.
Riflessioni sul futuro del lavoro: serve un nuovo modello sociale
Obama ha posto una serie di interrogativi fondamentali sul futuro del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale. “Non sarà più solo una questione di trovare un lavoro, ma di ripensare il concetto stesso di lavoro”, ha affermato. La produttività aumenterà, ma non è detto che i benefici saranno distribuiti equamente. L’ex presidente ha invitato governi e cittadini a riflettere su temi come il reddito di base, la distribuzione delle risorse e il ruolo del lavoro nella vita delle persone. L’intelligenza artificiale generativa permetterà di produrre beni e servizi in modo efficiente, ma ciò solleva la questione della giustizia sociale e della sostenibilità di un sistema economico basato sull’impiego tradizionale.