Laurea in Scienze dell'Educazione: pronto un emendamento salva-carriera per 400 educatori
Un emendamento del Ministero salva la carriera di 400 laureati in Scienze dell'Educazione. La norma risolve il problema dei titoli non più abilitanti.
Una modifica normativa ha reso i titoli di studio di oltre 400 laureati in Scienze dell'Educazione non più validi per lavorare come educatori. Il Ministero interviene ora con un emendamento "salva-carriera", inserito nel decreto Università, per sanare la situazione e tutelare il loro futuro professionale.
L'origine del problema della validità della laurea in Scienze dell'Educazione: una modifica normativa
La complessa vicenda burocratica ha origine con l'introduzione del Decreto Legislativo 65/2017. Questa norma ha modificato i requisiti necessari per esercitare la professione di educatore nei servizi per l'infanzia, richiedendo un curriculum di studi specifico. Di conseguenza, la sola laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione (classe L-19), senza gli approfondimenti richiesti, ha perso la sua validità come titolo abilitante per quel determinato settore lavorativo.
Le conseguenze per i laureati Unimore
A subire le conseguenze più dirette sono stati circa 400 laureati dell'Università di Modena e Reggio Emilia, immatricolati e laureatisi negli anni accademici 2017/18 e 2018/19. Molti di loro, già impiegati presso nidi e altre strutture, si sono ritrovati con un titolo di studio non più idoneo. La soluzione proposta dall'ateneo, che prevedeva una nuova immatricolazione e costi aggiuntivi, ha generato un forte disagio e incertezza tra i professionisti coinvolti.
L'intervento risolutivo del Ministero
Per risolvere la situazione, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha messo a punto una proposta che verrà presentata come emendamento al decreto legge 90 del 2025, meglio noto come decreto Università. L'intervento è mirato a sanare la posizione di coloro che si sono immatricolati entro l’anno accademico 2018/2019 nelle classi di laurea L-19 (Scienze dell’Educazione) e LM-85bis (Scienze della Formazione Primaria).
Tutela del legittimo affidamento
La disposizione ministeriale si basa sul principio del legittimo affidamento, che protegge chi ha intrapreso un percorso di studi confidando negli sbocchi professionali esistenti al momento dell'iscrizione. L'obiettivo dell'emendamento è duplice: estendere la validità dei titoli di studio conseguiti e fornire un'interpretazione chiara e omogenea a tutte le istituzioni universitarie e scolastiche, in attesa del parere del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Un emendamento provvidenziale per 400 laureati in Scienze dell'Educazione
L'emendamento ministeriale sana la posizione di 400 laureati, il cui titolo era stato svalutato da una legge successiva all'immatricolazione. Questa soluzione protegge il loro diritto al lavoro e la validità del loro percorso di studi, chiudendo una parentesi di incertezza burocratica.