App per lo sport: ecco come allenarsi con la tecnologia

Le App per lo sport e gli smartwatch migliorano l'esercizio fisico, ma la motivazione e gli obiettivi realistici restano fondamentali.

09 novembre 2025 12:30
App per lo sport: ecco come allenarsi con la tecnologia - App per smartwatch
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Le App per lo sport sono diventate compagne inseparabili per milioni di persone. Monitorare le prestazioni e condividere i risultati sui social può essere un forte incentivo per allenarsi. Tuttavia, la tecnologia, come gli smartwatch e i tracker, non basta. L'adesione a lungo termine a un programma di esercizio fisico dipende da obiettivi personali realistici e da una motivazione profonda.

Il potenziale delle app: motivazione e pressione

L'utilizzo di applicazioni per l'attività fisica trasforma l'allenamento in un'esperienza connessa. Milioni di utenti monitorano corse, pedalate e sessioni in palestra, condividendo dati come velocità, frequenza cardiaca e calorie. Questa condivisione sui social può agire come un potente stimolo. Molti traggono motivazione dalla comunità virtuale, sentendosi parte di un gruppo e ricevendo incoraggiamento. Tuttavia, questa stessa esposizione può generare pressione.

Come sottolinea lo psichiatra e medico dello sport Stefano Tamorri, esiste il rischio di "denudarsi" a livello prestazionale. Il confronto con gli altri può diventare una fonte di stress se i risultati non arrivano o faticano a mantenersi. L'ansia da prestazione può subentrare, trasformando il piacere del benessere in una competizione. Questa fragilità deriva spesso da un lavoro superficiale sugli obiettivi. È cruciale imparare a conoscersi e definire traguardi realistici, calibrati sulle proprie capacità e sul momento specifico che si sta vivendo.

App per lo sport e aderenza: il fattore "concordance"

Mantenere la costanza è la sfida principale. Circa la metà di chi inizia un programma di allenamento lo abbandona entro sei mesi. Spesso, l'adesione (compliance) a un piano, magari suggerito da un esperto, fallisce perché percepita come un'imposizione. Gli esperti suggeriscono di mirare alla "concordance", un accordo consapevole tra chi propone e chi riceve, costruendo insieme obiettivi e modalità. Qui la tecnologia mostra la sua efficacia.

Uno studio su BMJ Open su adulti con diabete di tipo 2 ha rivelato che l'uso dello smartwatch aumenta l'aderenza. Chi usava il dispositivo era 10 volte più propenso a iniziare e 7 volte più attivo dopo sei mesi. Questi dispositivi offrono feedback in tempo reale e messaggi motivazionali, supportando l'utente. Anche studi precedenti, come uno su The Lancet sull'uso di contapassi, confermano che monitorare l'attività incrementa i livelli di movimento quotidiano.

Oltre lo schermo: benefici reali e giusta misura

Le app sono utili, ma vanno vissute come un gioco, un supporto. La vera motivazione nasce dall'interno, dal senso che si attribuisce all'impegno. Per ottenere risultati, serve un piano personalizzato, come spiega Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello Sport. Questo piano deve equilibrare resistenza, forza e flessibilità, prevedendo costanza e recupero.

I benefici dell'esercizio sono immensi: migliora la salute cardiovascolare, rafforza muscoli e ossa, e potenzia il sistema immunitario. L'attività fisica stimola le endorfine, migliorando umore e stress. Tuttavia, è essenziale trovare la "giusta dose". Per gli atleti over 40, un eccesso di allenamento ad alta intensità può essere controproducente, accelerando l'aterosclerosi a causa dello stress ossidativo e dell'infiammazione cronica. L'obiettivo non è la medicalizzazione della prevenzione, ma l'adozione di uno stile di vita sano e sostenibile nel tempo.

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