Lezioni tra le rovine di Gaza: riapre l'Università Islamica
Il ritorno degli studenti tra mille difficoltà e la volontà di non arrendersi all'Università Islamica di Gaza devastata dal conflitto.
Dopo mesi di chiusura forzata a causa del conflitto, l'Università Islamica di Gaza ha riaperto le sue porte in uno scenario surreale. Gli studenti palestinesi sono tornati a frequentare i corsi dimostrando una straordinaria tenacia, nonostante siano costretti a studiare tra le macerie degli edifici distrutti.
Gaza, un difficile ritorno alla normalità
La ripresa delle lezioni rappresenta un tentativo di resistenza culturale e sociale nel cuore della guerra tra Israele e Hamas, sebbene il contesto sia drammaticamente mutato rispetto al passato. Le aule universitarie, ora sovraffollate e precarie, accolgono nuovamente i giovani che cercano di costruire il proprio futuro in un paesaggio devastato.
Le infrastrutture accademiche hanno subito danni ingenti, rendendo l'ambiente di apprendimento ben lontano dagli standard di sicurezza e comfort abituali. Nonostante la carenza di strutture, la riapertura segna un punto di svolta simbolico per la popolazione locale, desiderosa di non cedere alla paralisi totale imposta dagli scontri armati.
La testimonianza dall'Università Islamica di Gaza
Le condizioni logistiche all'interno dell'ateneo sono critiche e mettono a dura prova la volontà di apprendimento degli iscritti. Fatima Aql, una studentessa della facoltà di medicina, ha descritto con lucidità la situazione, sottolineando come manchino persino lavagne e sedie per garantire il normale svolgimento delle lezioni.
Eppure, dalle parole dei ragazzi emerge un forte senso di orgoglio e la ferma intenzione di non abbandonare il percorso di studi intrapreso. La comunità studentesca affronta quotidianamente le seguenti criticità:
Aule non attrezzate e prive dei supporti didattici essenziali.
Spazi non adeguati agli standard di sicurezza minimi.
Un ambiente segnato visibilmente dalle conseguenze dei bombardamenti.
La determinazione di questi giovani, pronti a perseverare nonostante tutto, testimonia quanto l'istruzione rimanga una priorità assoluta anche nelle circostanze più avverse.