Manovra 2026, Anief: presentati oltre 60 emendamenti, tra questi l'anticipo pensionistico
Il sindacato Anief presenta le sue proposte per la Manovra 2026, chiedendo l'anticipo pensionistico per il burnout dei docenti.
Inizia l'iter per gli emendamenti alla Manovra 2026. Il sindacato Anief è pronto a presentare oltre 60 proposte di modifica. Tra i punti chiave spicca la richiesta di anticipo pensionistico per i docenti, una categoria sempre più colpita da stress e burnout. L'obiettivo è far riconoscere l'insegnamento come lavoro gravoso, analogamente ad altre categorie.
L'iter parlamentare e le proposte del sindacato
Il processo di modifica della Legge di Bilancio 2026 (S1689) entra nella fase operativa. La scadenza per la presentazione degli emendamenti alle commissioni competenti è fissata per il 5 novembre, mentre le audizioni parlamentari inizieranno lunedì 3 novembre. In questo contesto, il sindacato Anief ha annunciato una mobilitazione significativa, preparando oltre 60 emendamenti specifici. La richiesta più rilevante riguarda il riconoscimento dell'insegnamento come lavoro gravoso. L'Anief sostiene che questa categoria, afflitta da un crescente numero di casi di burnout, meriti lo stesso trattamento di anticipo pensionistico riservato ai lavoratori del comparto militare.
Manovra 2026: l'aumento dell'età pensionabile
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sottolinea una forte contraddizione nelle attuali politiche. "Il problema," spiega Pacifico, "è che anziché rispondere a questa esigenza [del burnout], il legislatore con la stessa Legge di Bilancio innalza indistintamente" l'età pensionabile. Questo vale anche per gli insegnanti. L'età attuale di 67 anni, già considerata incompatibile con la professione, è destinata a crescere di tre mesi tra tre anni. Analogamente, anche le pensioni di anzianità (42 anni e 10 mesi per gli uomini, un anno in meno per le donne) vedranno un incremento di ulteriori 90 giorni.
Le soluzioni richieste: Quota 97,5 e riscatto laurea
Di fronte a questo scenario, l'Anief insiste sulla necessità di misure specifiche per il personale scolastico. La proposta centrale è l'introduzione di Quota 97,5, che permetterebbe l'uscita senza penalizzazioni. Per questo, uno degli emendamenti principali alla Manovra 2026 mirerà proprio a introdurre l'anticipo pensionistico per i lavoratori della scuola. Un'altra richiesta avanzata riguarda il riscatto gratuito o semi-gratuito degli anni di laurea. Secondo il sindacato, "pensare di lasciare in cattedra un insegnante alle soglie dei 70 anni è un danno per tutti, per loro, per gli studenti, per la società".